Licenziamenti Saremar, a Carloforte i lavoratori occupano il campanile

Malore questa mattina per un marittimo della Saremar, in sciopero della fame con altri lavoratori dal 28 settembre scorso a La Maddalena. Soccorso dal 118 l’uomo è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Paolo Merlo.

Intanto si allarga la protesta dei marittimi della Saremar contro i licenziamenti disposti dalla compagnia di navigazione controllata al 100% dalla Regione. Giovedì mattina, sfidando il maltempo, un gruppo di lavoratori è salito sul campanile della chiesa di Carloforte. In sette si sono presentati nella parrocchia di San Carlo, ma solo in due-tre sono riusciti a restare sulla piccola veranda del campanile: gli altri sono rimasti nella chiesa.

I marittimi che operano sulle tratte del sud dell’Isola – come anche quelli che a La Maddalena stanno attuando lo sciopero della fame – rimarcano la richiesta di salvataggio della Saremar, su cui pende il fallimento, e di blocco del bando per la continuità territoriale per le isole minori. “Solo Dio è con noi” hanno scritto sulla bandiera che campeggia sul campanile della chiesa di San Carlo.

“Rimarremo sul campanile ad oltranza, almeno sino a quando qualcuno non ci darà una risposta certa che garantisce la tutela dei posti di lavoro”, lo dice all’ANSA Gregorio Vacca, della Cgil del Sulcis, uno dei dieci marittimi della Saremar che si sta dando il cambio con i colleghi per il presidio ad una altezza di circa 20 metri da terra accanto alla parrocchia di San Carlo a Carloforte. Il balcone campanario è, infatti, troppo stretto per ospitare più di due persone: gli altri attendono il proprio turno in chiesa.

“Abbiamo più volte ribadito che la Saremar deve rimanere pubblica, ma la Regione non vuole sentire – aggiunge – oggi con le lettere di licenziamento non abbiamo garanzie per il futuro e non ci fidiamo delle sole parole dell’assessore Deiana. Vogliamo vedere scritta la clausola sociale che tutelerebbe i lavoratori. Non ci possiamo fidare della politica perché i politici si sono messi a fare gli imprenditori e hanno portato a questa situazione”. Nel frattempo per questo pomeriggio è attesa la visita del deputato sardo di Unidos Mauro Pili il quale sta seguendo la vertenza che vede anche i lavoratori Saremar del nord Sardegna in sciopero della fame da oltre 24 ore.

 

(Foto tratta dalla pagina Fb Giù le mani dalla Saremar)

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