Saremar, Deiana: “Nessun marittimo a casa”. Ma i lavoratori non si fidano

I lavoratori della Saremar non rimarranno a casa e nel bando per la continuità territoriale con le isole minori sarà prevista una apposita clausola sociale. L’impegno è stato preso a La Maddalena dall’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, durante il Consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco per fare il punto sulla vertenza della compagnia di navigazione controllata al 100% dalla Regione. In aula anche una delegazione di marittimi La situazione è precipitata nelle ultime settimane con l’invio delle lettere di licenziamento, a cui i lavoratori hanno risposto attuando lo sciopero della fame e dormendo a bordo dei traghetti in servizio nel nord dell’Isola, mentre moglie e figli occupano il municipio della Maddalena. Le rassicurazioni dell’assessore non hanno convinto i marittimi, pronti a proseguire con la loro protesta e a ribadire che quel bando, così com’è, va ritirato. “Dalla mera affermazione di principio attendiamo di vedere nero su bianco gli impegni – hanno fatto sapere i lavoratori – Per noi una sola cosa è chiara: la società deve rimane pubblica e garantire i livelli occupazionali”. Sulla stessa linea il sindaco Luca Montella, che sollecita “atti formali” e “garanzie per i lavoratori”.

La Regione non si è sottratta al confronto e l’assessore è stato più volte contestato. Ma il suo obiettivo era quello di tranquillare. “Siamo in grado di garantire il riassorbimento del personale Saremar a tempo indeterminato attraverso l’inserimento della clausola sociale nel bando pubblico e nel contratto di servizio per la gestione dei collegamenti con le isole minori – ha annunciato Deiana – Nella procedura di gara internazionale che prenderà avvio tra qualche settimana sarà introdotto l’obbligo, al quale il nuovo gestore si dovrà attenere, di riassumere tutti i dipendenti, in presenza di un piano industriale sostenibile e senza un giorno di interruzione dell’attività lavorativa”. La soluzione per salvaguardare l’occupazione è stata esaminata sotto il profilo tecnico, amministrativo e giuridico, con gli advisor nominati dalla Regione per l’elaborazione del bando, ed è rispettosa degli orientamenti in materia espressi dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. “Le condizioni della riassunzione saranno quelle previste dalla norme e dal contratto collettivo nazionale – ha precisato l’esponente della Giunta – Attendiamo adesso di conoscere con esattezza l’ammontare delle risorse che il ministero dell’Economia stanzierà nei prossimi nove anni per l’esercizio della continuità territoriale con le isole minori (tratte Portoscuso-Calasetta/Carloforte e La Maddalena/Palau) anche se prevediamo che la cifra orientativa si aggirerà intorno ai 13 milioni ogni dodici mesi. Il collegamento marittimo con La Maddalena e Carloforte resterà sempre e comunque un servizio pubblico”, ha assicurato il titolare dei Trasporti.

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