La Nuova Sardegna in affitto per tre anni al gruppo Briglia e Vallardi

Il quotidiano sassarese La Nuova Sardegna andrà in affitto per tre anni al gruppo DBInformation (Roberto Briglia e Gianni Vallardi). L’accordo con la proprietà, il gruppo L’Espresso, è stato ufficializzato oggi. La Nuova Sardegna è tra le testate a cui il gruppo guidato da Monica Mondardini e Carlo De Benedetti è costretto a rinunciare per rispettare i limiti Antitrust in vista della fusione con Itedi. Le altre ipotesi erano quelle della vendita (leggi qui): in pista anche la trattativa con la famiglia Loi -Cordeddu di Orosei, proprietari del gruppo alberghiero  ‎Iti Hotels.

”L’ operazione – spiega una nota del Gruppo – si inserisce nel piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX. Il Gruppo Espresso ritiene che l’intesa raggiunta sia la migliore per garantire un solido futuro alla testata”.

“Orgogliosi di aver affittato la Nuova Sardegna”: così Roberto Briglia e Gianni Vallardi, presidente e amministratore delegato di DBInformation, in relazione all’affitto della testata. “La Nuova Sardegna è un quotidiano con una storia più che secolare, con forte identità, grande tradizione e consolidata indipendenza giornalistica – hanno dichiarato-. Per noi è ragione di particolare orgoglio avere la possibilità di contribuire allo sviluppo di questa testata nel prossimo futuro. La leadership di La Nuova sul suo territorio, la nostra lunga esperienza in campo editoriale, la solidità di DBInformation sono la prima garanzia per la costruzione di prospettive solide”. DBInformation, rilevata nel 2013 da Briglia e Vallardi dalla multinazionale Reed Elsevier, è attiva ad oggi con 125 dipendenti in tre diverse aree di business: il publishing b2b, con 17 testate professionali, eventi e libri specializzati; Telemat, che fornisce alle aziende il monitoraggio digitale degli appalti pubblici; Mimesi, che realizza rassegne stampa e monitoraggio web e social.

La posizione dei sindacati: Assostampa e Cgil, Cisl e Uil. In un comunicato congiunto le sigle sindacali giornalisti hanno esaminato la cessione. Così si legge in una nota stampa diramata in serata: “La Nuova Sardegna in affitto è un evento senza precedenti nella storia dell’informazione sarda, un passaggio inedito e delicatissimo che le organizzazioni dei lavoratori osservano con estrema attenzione, senza pregiudizi né aperture di credito affrettate verso gli imprenditori che si candidano a rilevare la gestione del giornale, ma chiedendo da subito tutti gli elementi di conoscenza e di trasparenza per analizzare l’operazione, il suo senso e le sue conseguenze per giornalisti e poligrafici e per la pubblica opinione sarda”. Per questo: “Cgil, Cisl e UIl e Assostampa chiedono pertanto sin da ora un incontro all’editore e al nuovo gruppo, allo scopo di acquisire maggiori elementi di conoscenza rispetto al piano editoriale e alle sue ricadute”. Sullo scenario dell’informazione isolana scrivono: “In un’Isola che conta due soli quotidiani, La Nuova Sardegna non rappresenta solo un’azienda importante, un bene commerciale rilevante e un asset industriale dal rimarchevole indotto occupazionale. Prima di tutto e da oltre un secolo, La Nuova Sardegna è la quotidiana autobiografia democratica di moltissimi sardi”. Poi l’auspicio per i nuovi gestori: “Chi prende la gestione, con la legittima aspirazione di trarne reddito, assume una responsabilità solenne verso i lavoratori del giornale e verso la società sarda. Quell’impegno si nutre di garanzie per i dipendenti e di riconoscimento del pluralismo come patrimonio politico e culturale dell’Isola”.

Infine la chiusura con l’attesa del piano editoriale e la richiesta ” alla Giunta e al Consiglio regionali di esercitare fino in fondo e con scrupolo le prerogative di vigilanza e garanzia che il loro ruolo comporta”.

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