Edilizia nell’Isola, investimenti calano. Ma è segno più per le opere pubbliche

Nel 2020 la spesa per investimenti in costruzioni in Sardegna registrerà un calo del 4 per cento interrompendo l’incerta ripresa che sembrava rafforzarsi nel 2019. In generale, l’impatto dell’emergenza sanitaria sul settore edile sarebbe quantificato in un calo del 13 per cento per i comparto residenziale e dell’11 per cento per quello non residenziale privato. Ad evitare il crollo verticale è la dinamica delle opere pubbliche che, in base alle stime, nel 2020 cresceranno nell’isola quasi del 9 per cento (+0,9 per cento a livello nazionale). È quanto si evince dall’ultimo report della Cna Sardegna che analizza gli effetti della crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria sul settore nell’Isola. Tra gennaio e giugno 2020 i pagamenti degli Enti locali per investimenti in costruzioni sono cresciuti quasi del 15 per cento, trainati dai lavori su infrastrutture stradali, il settore che assorbe il maggiore volume di pagamenti, e dalle altre infrastrutture e reti, che comprendono le reti idriche, e che rappresentano la seconda voce di spesa e il settore con la crescita più importante.

Molto espansiva anche la dinamica dei pagamenti relativi a opere per la sistemazione del suolo (+28 per cento), mentre risultano in calo quelli relativi al settore edilizio (-15 per cento per le scuole, -9 per cento per gli impianti sportivi). Secondo l’associazione artigiana saranno per ora marginali gli effetti del nuovo superbonus al 110 per cento introdotto dal Governo.”Su questa flessione ancora ‘contenuta’ degli investimenti nel settore edile giocano alcuni fattori di criticità – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni -. Solo il settore delle infrastrutture sta evitando un crollo assai più importante della produzione edile. In secondo luogo, l’eventualità di una nuova ondata pandemica ma soprattutto delle misure di contrasto, fanno temere un ulteriore blocco della produzione. Terzo fattore è quello dell’effettivo funzionamento del più recente incentivo da cui si attende una spinta importante per il superamento dell’attuale fase di mercato. Fondamentali saranno infine i tempi di decisione e attivazione delle misure messe in campo per la velocizzazione dell’iter di realizzazione degli investimenti. E la Regione – concludono – è chiamata ad accelerare i progetti per la ripresa del settore. È infatti urgente dare attuazione agli interventi di edilizia scolastica 2018/2021, 414 progetti per un valore di 300 milioni, di cui solo 4 cantierabili”.

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