di Ilenia Mura
Lo abbiamo annunciato poco tempo fa: nella gestione dell’hotel super lusso Romazzino di Porto Cervo, in Costa Smeralda, esce Marriott, entra Belmond. E ora, a distanza di qualche mese, è la volta di un altro albergo smeraldino 5 stelle, il Grand Hotel Poltu Quatu: in questo caso esce il Gruppo Pulcini, entra Marriott. O meglio Castello Sgr (società leader di gestione del risparmio e parte del Gruppo Anima) che ha concluso l’acquisto per 70 milioni di euro affidando la gestione, appunto, all’operatore alberghiero leader di mercato Marriott. Un’operazione che mira a consolidare la presenza di Castello nel settore dell’hospitality, dopo l’ingresso nel gruppo Anima: “Avviene in un contesto di grande attenzione verso la Regione Sardegna da parte dei brand luxury internazionali”, spiega l’Ad di Castello Giampiero Schiavo. “Un’opportunità di rilancio di Poltu Quatu”, commenta il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda.
Insomma, rien ne va plus: les jeux sont faits. L’operazione realizzata tramite il fondo di nuova costituzione Gem Fund – che annovera tra i suoi quotisti primari investitori istituzionali e family office, come scrive la società di gestione del risparmio attiva nel mercato immobiliare e leading investor nel settore hospitality – consentirà il rilancio dell’intero complesso immobiliare. Nello specifico, è prevista la riqualificazione della struttura alberghiera e un serviced apartment (appartamenti arredati) con l’obiettivo di creare uno dei più iconici hotel 5 stelle nel nord della Sardegna. Gli interventi mirano ad un restyling completo e i lavori di ristrutturazione saranno improntati a criteri di alta sostenibilità, che saranno certificati da standard Esg internazionali. Nuova vita dunque per un altro hotel della Costa Smeralda, così come avverrà con la nuova gestione del Romazzino, ora nelle mani del prestigioso brand hospitality di Lvmh.
Poltu Quatu, una delle più esclusive destinazioni in Costa Smeralda con 139 camere e oltre 100 unità residenziali. Costruito nel 1980, fra dolci colline granitiche che digradano verso spettacolari calette con vista mozzafiato sull’arcipelago di La Maddalena, il complesso turistico ha un porto attrezzato destinato a oltre 300 imbarcazioni.
L’acquisizione e i lavori di riqualificazione sono stati finanziati da un pool di banche interamente italiano costituito da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco Bpm. La gestione sarà affidata a Marriott, primario operatore alberghiero e leader di mercato, con il marchio “W Hotels”, luxury lifestyle brand riconosciuto a livello internazionale, già presente in Italia a Roma e prossimamente anche a Milano, Firenze e Napoli. Il progetto, attraverso un cospicuo intervento di riqualificazione dell’intera infrastruttura, porterà a creare una nuova offerta ricettiva, integrata con la Marina, con oltre 240 unità ricettive di cui circa 150 nel nuovo W hotel, e la rimanente parte in service apartment. Grazie all’ingresso nel gruppo Anima, il progetto si inserisce nel piano di sviluppo per consolidare ulteriormente la presenza di Castello Sgr nel settore dell’hospitality e punta nei prossimi anni ad una crescita significativa del suo portafoglio oggi pari a circa un miliardo di euro e costituito da 32 strutture ed oltre 4mila camere.
“Nel segmento hospitality, particolarmente attrattivo nell’attuale congiuntura di mercato, Castello vanta un solido track record con diverse operazioni di tipo value added – commenta Giampiero Schiavo, amministratore delegato di Castello SGR – con questa operazione ci affianchiamo in maniera sinergica al riposizionamento di diverse strutture nel segmento super luxury contribuendo a consolidare Arzachena con la Costa Smeralda come destinazione leader nel mondo.” “Attraverso la riqualificazione del patrimonio alberghiero dal punto di vista strutturale e dell’immagine, Arzachena avrà un’opportunità di rilancio in termini di visibilità, occupazione, innalzamento della qualità dei servizi e incremento delle presenze – afferma Roberto Ragnedda, sindaco del Comune di Arzachena -. Ringraziamo la famiglia Pulcini, fondatrice di quello che oggi è il borgo di Poltu Quatu, e chi, accanto a loro, continuerà in questo percorso sempre con attenzione alla Sardegna e al nostro Comune”.
