Continuità, Air Italy e Alitalia dialogano: soluzione vicina per le rotte su Olbia

“Su Olbia abbiamo fatto un investimento, abbiamo del personale lì. Teniamo a queste persone e vogliamo proteggerle. Così come vogliamo proteggere il nostro investimento”. Sono le parole di  Rossen Dimitrov, chief operating officer di Air Italy, che a margine della presentazione del volo Malpensa-Toronto, ieri a Milano, ha parlato con i giornalisti di settore sulla complicata situazione delle rotte in continuità territoriale dall’aeroporto di Olbia. “Per questi stessi motivi i nostri azionisti avevano deciso di operare le rotte senza compensazione, anche mettendo in conto delle perdite – ha proseguito il responsabile del vettore per il 49 per cento di proprietà di Qatar Airways -, ma poi è arrivata la medesima decisione da parte di Alitalia, cioè di volare da Olbia senza compensazioni”. Poi il tentativo di mediazione da parte della Regione.

Il riferimento è al ‘pasticcio’ dei voli in continuità territoriale tra Olbia, Linate e Fiumicino, per i quali entrambi i vettori avevano dato la propria disponibilità senza oneri di compensazione, in attesa che si ridefinissero le regole per le assegnazioni. Air Italy aveva poi fatto marcia indietro, paventando rischi di grosse perdite con una doppia presenza, ma alzando al contempo i timori di un disimpegno dalla base di Olbia, dove lavorano 500 persone.

Nelle parole di Dimitrov, riportate da TravelQuotidiano e Ttg Italia, si legge una nuova opportunità per arrivare presto a una soluzione. “Con Alitalia stiamo dialogando in maniera civile. Abbiamo deciso di confrontarci a porte chiuse dopo le polemiche degli ultimi tempi e cercare di trovare una soluzione condivisa anche con la Regione Sardegna. Abbiamo incontrato sia il chief business officer del vettore di bandiera sia uno dei commissari e questi colloqui sono stati davvero soddisfacenti. Per questo credo che nei prossimi sette o dieci giorni saremo in grado di capire quale sarà il nostro futuro”.

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Dimitrov parla di uno spiraglio: “Dobbiamo comunque considerare che ci dovrà essere un’approvazione governativa, un accordo con la Regione su termini e condizioni in cui operare e un aeromobile, che quando sono mutate le condizioni abbiamo dovuto spostare. Nel frattempo abbiamo riprotetto i nostri passeggeri fino al 15 maggio. Noi non vogliamo lasciare Olbia, così come non vogliamo che i nostri dipendenti subiscano conseguenze per questa situazione”. Al momento non c’è ancora un accordo, “ma posso dire che arriveranno risposte entro una settimana. Il dialogo che sta andando avanti mi sembra costruttivo. Chiediamo però alla Regione che venga incontro a quelle che sono le nostre condizioni. Vogliamo mettere la parola fine a tutta questa situazione. Dobbiamo trovare la soluzione più giusta per tutti. Sperando che l’anno prossimo non si riproponga la medesima situazione di confusione”.

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Il termine ultimo per un accordo tra le due compagnie, scaturito dall’ultimo vertice al ministero dei Trasporti, era stato fissato per il 5 maggio. Termine scaduto finora senza risultati, ma con l’impegno, rispettato, da parte di Air Italy di volare ugualmente nei periodi di Pasqua e del ponte del primo maggio anche grazie al pressing del presidente della Regione, Christian Solinas. Poi però più nulla. Nei giorni scorsi la Cgil aveva denunciato lo stop di tutti i voli della compagnia ex Meridiana da Olbia nelle rotte agevolate e la cancellazione dei biglietti acquistati precedentemente verso Roma-Fiumicino e Milano-Linate. “Questo significa che le persone che hanno in mano un biglietto di Air Italy in continuità territoriale, dal 3 maggio sino al 16 non sanno se e con chi potranno volare”, aveva sottolineato il segretario della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu.

Mar.Pi.

 

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