Continuità aerea, l’assessore Careddu: “Nuovo bando già in fase avanzata”

“La Regione Sardegna, già all’indomani della scadenza dei termini (10 luglio 2017) per la presentazione delle offerte per la continuità territoriale nelle rotte da Cagliari a Linate e Fiumicino e viceversa, si è immediatamente attivata sia per la predisposizione di un nuovo bando di gara – già oggi in fase di avanzata definizione – che per garantire la continuità anche nel periodo transitorio”. Così dichiara l’assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu, impegnato da subito insieme alla Direzione dell’assessorato nella individuazione delle soluzioni più idonee a dare risposte alla prioritaria esigenza di connettività della popolazione sarda.

“A questo riguardo – si legge in una nota – sono state infatti attivate fattive interlocuzioni, tuttora in corso, con la competente direzione generale della Unione Europea nonché con il Ministero delle infrastrutture e trasporti. Contemporaneamente l’assessorato ha quasi terminato la consultazione dei vettori aerei – circostanza, questa, particolarmente apprezzata dalla Unione Europea nell’incontro del 19 luglio scorso”.

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“Con riferimento alle affermazioni del Presidente e del direttore generale dell’ENAC, spiace constatare – afferma l’Assessore – che sia proprio l’Ente Nazionale per l’aviazione civile a sollevare dubbi, peraltro a mezzo stampa, invece che supportare la Regione Sardegna nel perseguimento delle soluzioni che i sardi meritano e pretendono”.

Perplessità e preoccupazioni sono state espresse dal consigliere regionale di Campo progressista Francesco Agus. “Lo scenario prospettato dai vertici dell’ENAC durante l’audizione nella Commissione Lavori Pubblici del Senato sarebbe per l’isola un film dell’orrore. La possibilità che nel prossimo futuro i trasporti aerei sardi siano affidati totalmente al libero mercato è un’eventualità da scongiurare a ogni costo che porterebbe alla marginalizzazione definitiva della Sardegna e della sua già debole economia. Le rassicurazioni della Giunta regionale mi tranquillizzano solo in parte. Vedere una tale sconnessione tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e l’amministrazione regionale mi ha ricordato le recenti vicissitudini intercorse tra la Regione e il Ministero dell’Economia che, puntualmente e sistematicamente, negli ultimi anni ha impugnato tutte le norme finanziarie della Sardegna”.

“La differenza sostanziale è che in quel caso il costo del conflitto è stato quantificabile in un paio di figuracce e un po’ di tempo perso per correggere le norme giudicate incostituzionali. Nel caso del bando per la continuità territoriale la posta in gioco è decisamente più alta. Consiglierei quindi al Presidente Pigliaru e alla sua Giunta di evitare di ripetere strategie che hanno già dimostrato tutti i loro limiti. Il diritto dei sardi alla mobilità non si può affrontare con i cavilli o con il dialogo tra apparati burocratici. Ribadisco quanto già detto: è necessario che su questo tema ci sia tutta l’attenzione della Giunta e del Presidente della Regione. Non si faccia l’errore di derubricare questa tematica come una delle tante aperte nei tavoli romani. Dalla continuità territoriale aerea dipendono sviluppo economico e qualità della vita dei sardi: non si può fallire in questo e riuscire in altro perché se si fallisce in questo difficilmente potrà esserci altro”.

 

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