Prima notte all’addiaccio per i tre sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil che ieri mattina hanno cominciato la loro protesta salendo a 60 metri d’altezza sul silos delle materie prime dell’impianto Alcoa di Portovesme, nel Sulcis Iglesiente. Senza una tenda, ma attrezzati con sacchi a pelo, Roberto Forresu della Fiom, Rino Barca della Fim e Daniela Piras della Uilm hanno dovuto fare i conti con il vento che ha soffiato sulla costa sud occidentale dell’Isola.
L’incontro a Roma e la smentita istituzionale. Oggi il loro sguardo è però rivolto a Roma: “Sappiamo che il presidente della Regione Francesco Pigliaru incontrerà il premier Renzi a Palazzo Chigi”, annuncia all’ANSA il segretario territoriale dei metalmeccanici della Cisl, Rino Barca. “Da questa riunione ci aspettiamo quell’iniezione di impronta del governo che serve per arrivare al risultato finale che ci sembrava di aver raggiunto il 16 febbraio – spiega il sindacalista – quando avevamo incontrato De Vincenti e ci aveva rassicurato sul risultato finale con la proposta di 10 anni di superinterrompibilità e un prezzo dell’energia attorno ai 20 euro a Mwh. A stretto giro arriva, però, la smentita istituzionale dell’incontro. Così si legge in una breve nota: “L’Ufficio stampa della Regione Sardegna precisa che oggi non è previsto alcun incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il Capo del Governo Matteo Renzi”.
La trattativa con Glencore. Già ieri i tre sindacalisti hanno ricevuto una telefonata del governatore sardo, ai quali ha ribadito l’impegno della Giunta regionale sulla vertenza. “È stato poi un segnale importante il documento di ieri del ministro Guidi che ha chiesto pubblicamente a Glencore una risposta sulla proposta del Governo e sappiamo che c’è anche un pressing delle segreterie nazionali sulla situazione dei lavoratori Alcoa. Noi siamo convinti che serva un tavolo con Glencore che sia definitivo”.
Guarda l’intervista a Renato Tocco, ex Rsu Uil. Il video è di Carlo Martinelli.