Il 5 settembre a Roma per il vertice al Mise sulla vertenza Alcoa non ci sarà solo la delegazione sindacale. “Stiamo lavorando perché partano anche i lavoratori dello stabilimento”, fanno sapere le sigle al termine del coordinamento sindacale di stamattina, tenuto a quattro giorni dall’annuncio della multinazionale Usa di voler iniziare lo smantellamento degli impianti di Portovesme entro il 2016.
“Di certo le risorse economiche per la trasferta sono poche – spiega il segretario della Fim Cisl del Sulcis, Rino Barca – ma vogliamo che passi questo messaggio: zainetto in spalla e si va tutti a Roma”. Il tempo è scaduto, sottolinea Bruno Usai dell’Rsu Alcoa e della segreteria di Fiom Cgil: “a dicembre quasi il 60 per cento si ritroverà senza ammortizzatori sociali, gli operai non possono più aspettare e il 5 non ce ne andremo finché non avremo una risposta, positiva o negativa”.
La domanda è sempre la stessa: quali decisioni ha preso Glencore, la multinazionale svizzera interessata all’acquisizione dello stabilimento? Gli accordi per il viaggio nella capitale saranno presi martedì 30 agosto durante l’assemblea generale dei lavoratori convocata per le 8,30 davanti ai cancelli dello stabilimento a Portovesme. Lunedì 29 alle 11, invece, i sindacati dei metalmeccanici incontreranno i sindaci del territorio nei locali della Cisl a Carbonia.