Come si guarda uno spettacolo? Cosa c’è da sapere quando si va a teatro? Il critico è uno “spettatore di professione”, è la persona allenata a cogliere l’arte teatrale nel momento in cui prende vita in scena. E lo spettatore? Quale consapevolezza deve avere? E con quali strumenti si legge un evento scenico? Sono questi alcuni dei quesiti a cui l’Osservatorio Critico pensato dal TRIC Sardegna Teatro-Teatro di Rilevante Interesse Culturale e l’ANCT (l’Associazione nazionale Critici Teatrali) tenteranno di dare una risposta.
Incontri aperti a studenti e addetti ai lavori che intendono dare una bussola per orientarsi sulla scena contemporanea. “Uno spettacolo inizia molto prima del levarsi di sipario – ha raccontato ieri pomeriggio, in occasione della prima lezione degli incontri al Teatro Massimo, Walter Porcedda, responsabile per lunghi anni delle pagine culturali de La Nuova Sardegna e critico dell’Associazione Nazionale Critici Teatro. “Uno spettacolo inizia quando si esce da casa, quando si entra in sala e si prende posto. Andare a teatro significa scegliere, prendere una propria posizione. Ed è proprio attorno al ruolo e alla posizione dello spettatore che vogliamo ragionare”.
Porcedda assieme ad Andrea Porcheddu, altro giornalista e critico di fama, intende fornire una piccola, utile, cassetta degli attrezzi: qualche strumento in più per decrittare e comprendere al meglio la scena contemporanea. Ieri sera, ad ascoltare Porcedda, in una brillante lezione iniziata alle 17 e terminata alle 20 nella sala del ridotto del teatro Massimo, un folto gruppo di studenti che, a fine incontro, si è soffermato a lungo a disquisire di teatro classico e contemporaneo, a conferma che l’interesse per il mondo della scena cattura sin dalla giovane età (la lezione continuerà questa mattina sempre al Massimo, a partire dalle 10). Ricchi di spunti, anche gli interventi di Nunzio Caponio, attore e drammaturgo, prossimamente protagonista del cartellone del Massimo con Sacra Famiglia, e una giovane regista olandese recentemente diplomatasi alla scuola di Amsterdam.
Durante i prossimi mesi critici di rilievo nazionale condurranno gli incontri, mostrando materiale e intervistando in diretta registi, attori e tecnici per far luce su alcuni temi della storia del teatro, le figure iconiche, il ruolo dell’attore nel Novecento, la regia e la macchina teatrale (dalle scene alle luci, dall’organizzazione al botteghino). Il laboratorio è aperto e gratuito per tutti gli operatori del TRIC – attori/attrici, tecnici, personale amministrativo – e inoltre gratuito per tutti gli esterni che presentino una qualche forma di abbonamento al MAS. (don.perc.)