MusaMadre il festival del villaggio disabitato Rebeccu sbarca a New York

MusaMadre il festival che da tre anni consente di popolare grazie all’arte e alla cultura il villaggio disabitato di Rebeccu, frazione del Comune di Bonorva nel Sassarese, approda negli Stati Uniti. Il festival che nasce per il volere del Comune di Bonorva, con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali e il sostegno della Fondazione di Sardegna in questi anni si è sviluppato in un insieme di attività rivolte all’innovazione culturale e alla promozione internazionale del territorio, promuovendo azioni che interessano tutto l’arco dell’anno e ‘costruendo’ un ponte verso gli Usa grazie alla sua direttrice artistica, Valeria Orani, che da dieci anni vive e lavora tra la Sardegna e New York.

“Dal 2024 MusaMadre non sarà più solo un festival, ma un progetto culturale complesso che si estenderà tra maggio e ottobre, con varie azioni – spiegano gli organizzatori – il cui obiettivo è quello di riportare vitalità nel territorio eleggendo Rebeccu quale luogo ideale per la pratica dell’arte dell’ospitalità. Storia, natura, archeologia, bellezza: Rebeccu è dedicata al viaggiatore che ricerca un’accoglienza immersiva, destagionalizzata, lontana dalle spiagge affollate, amalgamata alle abitudini e agli stili di vita di un territorio dove è ancora la natura che comanda. Ma Rebeccu è anche un centro culturale, un luogo di studio e di ritiro, i cui servizi sono studiati anche per viaggiatori specifici: artisti, intellettuali, scrittori. Un’ospitalità ben inserita nel contesto artistico/creativo del progetto MusaMadre, che coinvolge attivamente la popolazione di Bonorva e assume un ruolo fondamentale per la valorizzazione del territorio”.

La prima azione del progetto MusaMadre è l’evento di promozione dell’industria creativa e produttiva che il Comune di Bonorva e l’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna presenteranno a New York tra il 31 maggio e il 2 giugno.

Il programma prevede un panel il 31 maggio all’Istituto Italiano di Cultura di New York (686 Park Avenue, New York, NY 10065) in collaborazione con Enit, dal titolo The Golden Place. Alla presenza di istituzioni, studiosi e un pubblico di appassionati, nonché giornalisti e buyers del settore turistico, si parlerà delle risorse di Rebeccu e del territorio di Bonorva, si approfondirà la sua storia, che inizia nel periodo prenuragico e continua sino al Medioevo, lasciando inestimabili testimonianze archeologiche. Ma si racconterà anche del presente, caratterizzato dalla riqualificazione dei servizi, attraverso iniziative culturali e artistiche e progetti di residenza indirizzati a specifiche utenze, come per esempio quella legata al Turismo delle Radici e al desiderio di riconnessione dei sardi emigrati e dei discendenti. 

E si parlerà anche dell’immediato futuro, che vede collaborazioni importanti come per esempio il case-study rivolto a trovare soluzioni architettoniche per fornire a Rebeccu infrastrutture in totale armonia con ecosostenibilità, rispetto della natura e resilienza. Un progetto innovativo che sarà guidato dall’architetto Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia della edizione 17 della Biennale di Architettura di Venezia e chair professor presso il New York Institute of Technology.

“La Sardegna sempre più si sta rivelando come culla di una civiltà mediterranea capace di estendersi anche in Egitto e in Medio Oriente – ha sottolineato il professor Fabio Finotti, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York , che ospita e partecipa attivamente al panel del 31 maggio -. Il suo retaggio antico è la forza che ne fa una delle regioni chiave per il nostro futuro, da tutti i punti vista: culturale, scientifico, sociale e anche religioso”.

Il 2 giugno il progetto di internazionalizzazione culminerà con la produzione e messa in scena dello spettacolo In Sardinia con il coinvolgimento del coro polifonico di Bonorva Pauliccu Mossa e del giornalista e scrittore americano Jeff Biggers, autore dei testi e dell’omonimo libro In Sardinia.

L’inizio è previsto presso The Center at West Park’s Sanctuary Space (165 West 86th street, New York, NY, 10024) alle ore 4.15pm; terminerà con una breve performance dedicata a Costantino Nivola e Maria Lai tra i cavallini di cemento del courtyard delle Wise Towers di New York (90th street tra Amsterdam e Columbus, New York, NY, 10024). Quest’ultimo spazio urbano fu arredato nel 1964 dalle opere urbane dello scultore sardo Costantino Nivola ed è balzato alle cronache negli ultimi anni per una lunga diatriba, che ha visto prima la rimozione e poi il riposizionamento dei cavallini in cemento dell’artista isolano. Proprio per questo motivo lo spettacolo sarà presentato in partenariato con il Museo Nivola di Orani oltre che con Pact e Nycha.

Dopo il progetto di internazionalizzazione si darà il via al Festival, in programma a Rebeccu tra luglio e novembre e sostenuto, oltre che dal Comune di Bonorva, dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con importanti organizzazioni nazionali e internazionali come la Fondazione Treccani, il progetto Fabulamundi Playwrighting Europe e l’Italian and American Playwrights Project.

Il programma prevede oltre quaranta appuntamenti tra letteratura, arti performative, cinema, incontri e “passeggiate serendipitose” si terranno tra il piccolo villaggio di Rebeccu e nei siti archeologici e naturali del territorio. Tra i numerosi ospiti il coreografo americano Richard Move, l’attrice Cristina Donadio, il biologo evoluzionista e filosofo della scienza Telmo Pievani, il musicista Cristiano Godano, il drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour. Non mancherà anche quest’anno le residenza di scrittura realizzata in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission: “Ischeliu”, giunta alla sua terza edizione, è dedicata ai sardi emigrati e ai discendenti.

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