In occasione di Milano Moda Donna dedicata alla primavera estate prossima, lo stilista sardo ha portato in passarella una identità tutta sua. Una collezione giocata attorno all’ornamento, tra stratificazioni, incrostazioni, sovrapposizioni di tessuti, pizzi, ricami, cuciture.
I colori sono ossidati, come il bronzo e l’ottone, il piombo, l’oro, l’avorio, il sabbia, il grigio-verde, e il testa moro interrotti da esplosioni di bianco, turchese, porpora e giada brillante.
I tessuti molteplici e affiancati per contrasto o per similitudine. E vanno a costruire volumi maschili come nei pantaloni ampli o nelle giacche doppiopetto. Gli abiti sono lunghi e sensuali e il rigore della camicia è arricchitto da iperdecorazioni.
Il letimotive, che Antonio Marras, veicola anche sui social è che “occorre l’eccesso, l’eccentricità contro il luogo comune, la banalità e l’uniformità”. Ecco allora drappeggi e sovrapposizioni, jabot, balze, rouches, trasparenze, veli e stratificazioni