Le “Esecuzioni” di Abbondanza e Bertoni, a passo di danza dentro a un tempo di crisi

“Gli artisti annusano l’aria, come i cani. E avvertono con anticipo il vento che tira”. Così Michele Abbondanza, danzatore, coreografo e regista trentino, da ieri a Cagliari in occasione dello spettacolo Esecuzioni, in cartellone questa sera all’Auditorium (ore 21) per Autunno Danza. “E’ una questione di sensibilità- sottolinea -raccontiamo il quotidiano con il nostro corpo, e questo titolo pensato oramai due anni fa, oggi è diventato più che mai attuale. E dannatamente tragico”. Un titolo che ricorda uno sparo, un dolore, una pena. Perché è anche di questo, alla fine, che ci racconta. Di una doppia ‘esecuzione’ creata da due danzatori che si muovono a fianco a fianco sulla scena, eppure ineluttabilmente lontani. “Ognuno dei due interpreti segue il suo personale cammino nello spazio, nel tempo e nelle forme che assume a seconda degli stati d’animo che attraversa. Uno davanti all’ignoranza dell’altro, provando a restare in bilico sul proprio percorso”.

Ricordano il Doppio Sogno di schnitzleriana memoria (e i riverberi cinematografici di Kubrick) queste Esecuzioni pensate e danzate da Michele Abbondanza in coppia con la sua storica partner Antonella Bertoni. Una fotografia dell’amore di coppia alla luce dei tempi moderni, l’incolmabilità di due solitudini che si cercano e mai si sfiorano. “Non è uno spettacolo ottimista, e neppure allegro”, chiosa Abbondanza. Che appare come contagiato da queste raffiche di dolore che arrivano al di là dei perimetri teatrali cui è abituato. “Con Antonella da anni cerchiamo di stare lontano dai codici stilistici, aggrappandoci come naufraghi a un nostro personale concetto di libertà. Il tempo passa, e noi siamo ancora insieme. E’ già una risposta”.

Ed è dunque nell’avvenire di queste due libere “Esecuzioni” che i sentieri solitari di Abbondanza e Bertoni cominciano a incrociarsi, trovando inizialmente rari punti d’aderenza e poi via via aggrappandosi, l’uno all’altro. “Ogni giorno abbiamo bisogno di luce, di calore, di carezze. Ogni giorno occorre trovare una nota di conforto, di tenerezza, di compassione. Abbiamo l’obbligo morale di farlo. L’invito che vogliamo mandare al pubblico cagliaritano, è anche questo”. Non smette dunque di stupire questa coppia di artisti che da anni seguiamo e ci ha abituati a performance ad alto tasso emotivo. E che pur partendo da una raffinata e silenziosa disarmonia si dischiude poi in inaspettate alchimie coreografiche. A stasera.

Donatella Percivale

 

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