Jazz Island for Unesco, con Fresu una festa in musica grande tutta l’Isola

Conto alla rovescia per l’International Jazz Day l’appuntamento annuale del 30 aprile con il quale l’Unesco l’Agenzia dell’Onu che si occupa di Educazione, Scienza e Cultura – celebra il ruolo che la musica jazz può ricoprire nell’incentivare libertà e dialogo fra diverse culture. Quest’anno è il Comitato Giovani recentemente istituito, a supportare la promozione della Giornata internazionale del jazz, giunta alla sua quinta edizione, con una serie di eventi allestiti in diverse regioni in partnership con i-Jazz, l’associazione che raccoglie alcune delle più importanti rassegne e le rispettive organizzazioni: tra queste, l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda, titolare dell’omonimo festival fondato (nel 1988) e diretto da Paolo Fresu che insieme al Comitato Giovani Sardegna dell’UNESCO cura l’organizzazione che per la prima volta si festeggia anche nell’isola.

La giornata, sotto il titolo Jazz Island for Unesco vede la partecipazione di alcune delle migliori espressioni della scena musicale sarda, che si sono unite per la realizzazione di quattro eventi proposti in tarda mattinata in altrettante località Sassari, Palau, Nuoro, Berchidda, più un concerto finale, la sera alle 21, nel suggestivo scenario di Su Nuraxi a Barumini. Il tutto con la preziosa collaborazione degli altri festival e soggetti culturali coinvolti nel progetto.

Musica e parole caratterizzano l’appuntamento delle 11 nel cortile del Palazzo Ducale a Sassari, che insieme alla cooperativa Le Ragazze Terribili cura il festival letterario Sulla terra Leggeri: Daniele di Gennaro: fondatore (nel 1994 con Marco Cassini) racconterà la collana che la sua casa editrice ha dedicato alla musica. A seguire, un concerto dellA.J.O. – Azuni Jazz Orchestra, formazione nata nel 2014 come progetto sperimentale per l’ampliamento dell’offerta formativa del neonato liceo musicale Azuni di Sassari e composta da ragazzi di età fra i quindici e i diciotto anni. 

A Palau, con la complicità dell’Associazione Sarditudine tiene invece banco un veterano del jazz in Sardegna, Riccardo Lay, cofondatore (con Antonello Salis e Mario Paliano) di un gruppo storico come il trio Cadmo: il contrabbassista sassarese ha saputo fondere, con originalità e in largo anticipo sui tempi, elementi appartenenti alla tradizione sarda con la libertà espressiva della musica improvvisata. “Percorsi” è il titolo della sua solo performance, in programma a mezzogiorno nello scenario naturale di Punta Palau/Porto Faro.

Alla stessa ora, a Berchidda altri due volti noti della scena musicale isolana: il chitarrista Marcello Peghin e il contrabbassista Salvatore Maltana, un affiatatissimo duo forgiato intorno a un’amicizia musicale di quasi trent’anni e attraverso collaborazioni con artisti come Enzo Favata, Franca Masu, Gavino Murgia, Daniele di Bonaventura, Sandro Satta, Paolo Zicconi. In scaletta brani originali accanto a qualche standard arrangiato ad hoc.

È invece ai primi passi del suo percorso artistico Triple Point, il quintetto di scena (sempre a mezzogiorno) al CESP, il Centro Etico Sociale di Pratosardo, a Nuoro. Si tratta del gruppo formato dagli allievi vincitori delle apposite borse di studio della scorsa edizione (la ventisettesima) del Seminario (una delle iniziative più consolidate e apprezzate nel campo della didattica jazzistica) organizzato ogni estate, tra fine agosto e primi di settembre, dall’Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica di Roberto Cipelli: Daniela Pes (voce), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Alessandro Ruocco (batteria).

Gran finale in serata, alle 21, a Barumininel sito archeologico riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Protagonisti, uno dei massimi esponenti del jazz italiano, Paolo Fresu, il trombettista di Berchidda di recente nominato Ambasciatore del Comitato Giovani dell’UNESCO, e il Cuncordu e Tenore de Orosei tra i complessi più apprezzati nel campo delle musiche vocali della Sardegna con un repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale del suo paese: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose, e quella profana del canto a tenore, iscritto nel 2008 dall’UNESCO nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. La serata prevede una parte con il solo coro, un solo di Paolo Fresu e alcuni brani in cui il trombettista e il gruppo vocale suoneranno insieme, come nel caso di “Voch’e notte”, uno dei brani contenuti nell’ultimo album delCuncordu e Tenore de Orosei “Novaera”, e l’Avemaria ‘e su Rosariu che è stata la sigla d’apertura dei concerti dell’ultima edizione del festival Time in Jazz di Berchidda.

L’ingresso all’area sarà possibile dalle ore 20. Il concerto sarà fruibile in diretta streaming via web sul canale di Eja.tv e via radio su Radio Internazionale, media-partner del progetto.

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