‘Genius loci’, ad Alghero tre giorni per celebrare il rapporto tra artigianato, design e arte

Andrea Tramonte

L’iniziativa è nata per dare una nuova linfa alla cultura dell’artigianato e del design nell’Isola, in un periodo in cui la Sardegna sta producendo eccellenze nel settore: dal rapporto con il saper fare manuale – che affonda le sue radici in tradizioni di lunghissima data – a una cultura del progetto di stampo contemporaneo. Con un confronto tra artigiani di vari settori e designer di fama nazionale e internazionale per produrre nuovi oggetti con l’ambizione di parlare a un pubblico ampio e con un focus preciso: la capacità di valorizzare e rivitalizzare l’autenticità dei luoghi di cui i progetti sono espressione e di contaminare le produzioni, producendo novità e innovazione. Artijanus/Artijanas – promosso e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna con la direzione scientifica e artistica di Triennale Milano e Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte – ora avrà anche un momento di scambio, dibattito tra il mondo dell’arte e l’alto artigianato, con laboratori, installazioni, performance e mostre. Il festival – chiamato Genius Loci/ Lo spirito dei luoghi – si terrà a Lo Quarter di Alghero dal 14 al 16 di settembre.

Organizzato sotto la direzione artistica dell’archistar Stefano Boeri – anche presidente della Triennale di Milano – il festival si articola per sezioni che disegnano il “tempo insieme” di un confronto animato da ospiti internazionali e locali: i dialoghi, i laboratori e le mostre, legati tra loro dagli eventi serali caratterizzati da spettacoli e performance, aperitivi di networking e atelier espositivi. Siamo felici di rinnovare la collaborazione con Fondazione di Sardegna e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte per una nuova edizione del progetto ArtiJanus/ArtiJanas – ha detto Boeri – che conferma il nostro impegno nel mappare, promuovere e sostenere le eccellenze dell’artigianato e del design locale. Come Triennale, con questa iniziativa vogliamo contribuire alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio di conoscenze, saperi, pratiche, memorie che contraddistingue un’artigianalità contemporanea che merita di essere al centro di un nuovo racconto”.

Il festival arriva a chiusura del programma 2023 di ArtiJanus/ArtiJanas, iniziato con le residenze tra designer e artigiani e concluse con la presentazione primaverile delle collezioni disegnate dai designer internazionali Gianni Cinti e Sonia Pedrazzini che hanno lavorato, rispettivamente, con l’azienda Artessile di Elena Mulas di Urzulei e l’azienda di ceramiche Walter Usai di Assemini. Le esperienze hanno indagato il tema del “Ludico” per le collezioni realizzate al termine del percorso creativo e produttivo durato quasi due mesi. I pezzi prodotti sono stati presentati a Milano, a Palazzo Litta, nell’ambito di “Doppia Firma – Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato”. “La Fondazione di Sardegna conferma il proprio impegno a sostegno di ArtiJanus/ArtiJanas per promuovere la creatività e l’innovazione, contribuendo a valorizzare le ricchezze culturali e artistiche della nostra regione. Il nostro obiettivo, che condividiamo con partner prestigiosi come Triennale Milano e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, è quello di creare uno spazio in cui favorire lo sviluppo dell’artigianato locale, creando occasioni di confronto e collaborazione con il design contemporaneo – dichiara Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna -. Questa unione è il fulcro di una opportunità di crescita culturale ed economica, dove il valore delle creazioni evolve grazie a competenze artigiane e strumenti tecnologici. La collaborazione tra artigiani e designer promuove non solo la creazione di prodotti innovativi, ma anche la loro visibilità globale. Questa integrazione progettuale e tecnica tra artigianato e industria è una delle chiavi per uno sviluppo economico sostenibile, che dimostra come la tradizione possa guidarci nel futuro”.

IL PROGRAMMA.

Si inizia giovedì 14 settembre alle 18:00 con una apertura istituzionale che vedrà avvicendarsi, nell’ordine, i saluti di Mario Conoci, sindaco di Alghero, Gavino Mariotti, Rettore dell’Università di Sassari, Stefano Visconti, presidente della Camera di Commercio di Sassari e gli interventi di Giacomo Spissu, Carla Morogallo, direttrice generale Triennale Milano, Andrea Delogu, presidente della Fondazione Alghero e Giuliana Altea, presidente della Fondazione Nivola. Si prosegue, quindi, con l’incontro dal titolo “Le solitudini di un’isola”, un momento in cui Antonio Marras e Stefano Boeri dialogheranno sulle condizioni che favoriscono o penalizzano la creatività nel mondo contemporaneo guidati da Chiara Buratti, giornalista di Rai Cultura. Si prosegue venerdì 15, al mattino, con il tavolo “Conoscenza e Innovazione” durante il quale Antonello Cuccu, architetto e curatore Ilisso, Sandra Ennas e Silvia Marcis, del settore Trasferimento tecnologico e proprietà intellettuale e centro Craft Sardegna ricerche, animeranno un dibattito a tre voci sul ruolo della conoscenza nella trasmissione dei saperi e della cultura materiale e nella produzione di nuove idee e progetti. Seguirà “Una scuola, un lavoro. Percorsi di eccellenza”: presentazione del progetto di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte a cura di Alberto Cavalli, una buona pratica finalizzata a favorire il ricambio generazionale nel settore dell’alto artigianato artistico accompagnato da un breve intervento di chi, in Sardegna, ha beneficiato del percorso formativo. A seguire, Alberto Cavalli e Roberta Morittu – curatori della sezione “Residenze di AJU/AJA” – con Vittoria Soddu – co-autrice del progetto “AJU/AJA sense” – l’incontro su “La fragile potenza del dialogo”, un racconto sulle iniziative portate avanti nelle 2 edizioni del progetto e sulle prospettive future, legate anche alle opportunità offerte dal Pnrr. Interverranno alcuni dei designer e artigiani coinvolti (Daniele Bortotto, Robert Carzedda, Gianni Cinti, Elena Mulas, Marcella Sanna, Sonia Pedrazzini, Walter Usai, Franco, Monica e Jacopo Scassellati, che al termine dell’incontro accompagneranno i fruitori nella visita guidata alle installazioni di AJU/AJA). Chiudono la sezione dialoghi di venerdì “Natural genius”, un progetto culturale della Fondazione Guglielmo Giordano presentato da Andrea Margaritelli, brand manager di Listone Giordano; “Costruire con la comunità”, a cura di Nina Bassoli, curatrice Architettura, rigenerazione urbana, città – Triennale Milano, e Elena Barthel, architetta – Rural studio; “Genius Loci”, una lectio tenuta da Alberto Cavalli sul tema della manifestazione.  La chiusura della giornata di venerdì sarà anche l’occasione per la presentazione di “Atelier 3# – Nuove narrazioni contemporanee”, un progetto curato della Fondazione Alghero – partner del festival – raccontato da Sonia Borsato, curatrice residenze e produzione artistica dell’iniziativa.

L’ultima giornata inizia con una presentazione off dal titolo “I pani tipici della Sardegna- identità di un territorio”, un viaggio attraverso la produzione dei lievitati a cura dell’Accademia sarda del lievito madre guidato da Antonio Farris, microbiologo e presidente Accademia. Seguirà un panel dal titolo Tèssere reti, con la partecipazione di Anna Cabras, direttore artistico della Fiera dell’artigianato artistico di Mogoro e Baingiu Cuccu, direttore artistico di Tessingiu, Mostra dell’artigianato sardo di Samugheo.

Mentre nel pomeriggio, a partire dalle 17:00, si susseguiranno i dialoghi “Cortocircuiti di Sardegna, tra identità e artigianato”, con Nicolò Ceccarelli, docente DADU Alghero, UniSS, Carlo Atzeni, Silvia Mocci, DICAAR, docenti UniCA e le conclusioni di Marco Tortoioli Ricci, docente Isia Urbino; ancora Marco Tortoioli Ricci nella sua veste di communication designer e presidente Aiap – Associazione italiana per i designer della comunicazione visiva condurrà il tavolo “Progetto, pensiero e azione pubblica” con Angelika Burtscher e Daniele Lupo, designer e curatori, co-fondatrici del progetto piattaforma Lungomare; Verso un paesaggio post pittoresco, con Margherita Marri di Captcha Architecture e Nina Bassoli. Chiude i lavori l’intervento “Cacciatori di talenti” di Jean Blancheart, gallerista, curatore e critico d’arte.

Il programma dei workshop del festival avrà inizio venerdì 15 settembre, dalle 10:00 nell’Atelier#1 con “Daisy soul’s soap”, un laboratorio sulla cosmesi a cura di Manuela Pisanu. Proseguirà sabato 16 dalle 10:00 con un workshop su writing e street art – a cura di Elena Muresu – e, dalle 11:00 con tre laboratori a cura di Accademia Sarda del Lievito Madre.

Nelle sale espositive di Lo Quarter il 15 e il 16 settembre sarà possibile visitare due installazioni. La prima è “Paesaggi culturali”, a cura di Roberta Morittu e con il video di Giulia Camba, con un allestimento che ricostruisce in tutte le sue fasi (studio, progettazione, realizzazione) il processo creativo che ha caratterizzato le quattro residenze di AJU/AJA tra il 2021 e il 2023. Saranno in mostra i prototipi delle collezioni e alcuni manufatti della tradizione locale che, insieme al contributo audiovisivo, aiuteranno il fruitore nella comprensione dei legami formali e di senso tra passato e presente. La seconda è “Universo Scassellati”, una installazione immersiva audio-visiva a cura di Studiolanda, Vittoria Soddu e Giorgia Cadeddu, che introduce i fruitori nell’universo narrativo di Scassellati, un’impresa sassarese in cui tre generazioni di artigiani/e lavorano la ceramica simultaneamente, ciascuno/a portando avanti una pratica e una ricerca individuali ben definite, che in una naturale interconnessione sono come le ramificazioni di un grande albero.

L’Installazione è la prima delle 10 produzioni audiovisive del Progetto “AJU/AJA sense”, racconto di 10 botteghe artigiane in Sardegna, finanziato nell’ambito del Pnrr – Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale. Infine, presso l’Atelier #2 di via Carlo Alberto, sarà possibile visitare dal 15 settembre e fino a gennaio 2024 la mostra fotografica “Matrici” di Fabio Piccioni. A cura di Fondazione Alghero, la selezione fotografica proposta in questa esposizione delinea una sobria narrazione visiva giocata secondo la doppia grammatica del paesaggio e dell’architettura, due universi che qui si incontrano, scontrano, dialogano, fondono. Nella restituzione di una Sardegna inusuale, Piccioni racconta l’infrangersi del sogno economico, il confronto tra natura e cultura e, soprattutto, la discrepanza tra sfruttamento e cura di un territorio.

“Siamo onorati di ospitare questa iniziativa ad Alghero, nel centro culturale del Complesso de Lo Quarter, e di collaborare alla sua realizzazione- afferma Andrea Delogu, presidente della Fondazione Alghero -. Il festival rappresenta per Fondazione Alghero una importante occasione per rafforzare il legame della città con il mondo dell’artigianato artistico e del design, instaurare nuove relazioni e tenere vivo e attivo il dibattito sul tema anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione della comunità. Sarà anche un momento di condivisione e incontro tra progettualità e obiettivi comuni: il più ampio progetto Artijanus/Artijanas si accosta infatti in maniera coerente e armonica a una serie di azioni recentemente avviate dalla Fondazione per il supporto e la valorizzazione delle espressioni artistiche con l’iniziativa Atelier – Nuove Narrazioni Contemporanee.” 

“Il Genius loci, lo spirito dei diversi luoghi che determina l’identità e la cultura dei luoghi stessi, va inteso come un vero e proprio patrimonio composto da elementi geografici, storici, culturali, antropologici e artigianali – afferma Alberto Cavalli -. Riattivare le caratteristiche di originalità e di autenticità del Genius loci significa offrire ai maestri d’arte di oggi e di domani un accesso privilegiato a un repertorio magnifico, a un immaginario sempre contemporaneo, a un vocabolario di poesia che parla direttamente al nostro cuore attraverso il talento e l’intelligenza delle mani.

Andrea Tramonte

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