Fusini, Cavalli, Albinati in scena a Cagliari per una “Pazza Idea”

Prosegue negli spazi del centro comunale Il Ghetto l’edizione 2016 del Festival Pazza Idea. Si inizia alle ore 10 nella Sala delle Mura con Siamo quello che raccontiamo: tutti hanno una storia, le storie sono di tutti workshop a cura di Matteo Caccia.

Matteo Caccia, prima con Voi siete qui a Radio24 poi con Pascal a Radio2, lavora con le storie di vita delle persone, episodi minuti, particolari o stravolgenti, che le persone vogliono condividere. 12.000 racconti ricevuti, oltre 1.000 trasmessi, storie che nella loro semplicità o straordinarietà raccontano come le esistenze diverse e lontane nel tempo e nello spazio abbiano base comune l’essere umano con il suo desiderio di essere felice, i suoi errori e il suo bisogno di raccontare la sua storia. In questo workshop Caccia racconta come lavora con le storie di vita e come le storie di vita degli altri abbiano lavorato la sua.

A partire dalle 10.30 la Sala degli Archi ospita Dai social media alla virtual reality: il digitale come strumento di public engagement a cura di Prisca Cupellini. A sei anni dall’apertura del primo museo nazionale italiano dedicato alla creatività contemporanea, Prisca Cupellini, responsabile della comunicazione digitale del MAXXI di Roma, ci racconta la voce digitale dei musei, le sfide e i progetti messi in campo nazionale e internazionale tra innovazione e sperimentazione ma sempre con un obiettivo: avvicinare un pubblico più ampio possibile alle arti contemporanee, combinare esperienze e visioni e progettare un nuovo futuro per i musei.

La mattina si conclude con Aguzza l’ingegno: anche l’autore ha diritti workshop a cura di Anna Soru, presidente nazionale ACTA, Silvia Perra, avvocato, La Fille Bertha, freelance artista e illustratrice. Ma di cosa vivono quelle menti geniali e uniche che producono le opere che più ci piacciono? Fotografi, illustratori, autori di sceneggiature e tanti altri lavoratori dell’ingegno, spesso sono dei freelance. Perché il carattere speciale può diventare un lavoro e, in quel caso, ci sono diritti da conoscere e far valere. ACTA Sardegna organizza una tavola rotonda per approfondire e comprendere vincoli, vantaggi, aspetti fiscali e previdenziali del diritto d’autore.

Ricchissimo il programma pomeridiano a partire dalle ore 17 quando, nella Sala Cannoniera si terrà Nascere maschi è una malattia incurabile. Storia di un paese senza anticorpi. Incontro con Edoardo Albinati (scrittore) in conversazione con Pietro del Soldà. Lo sguardo speciale dello scrittore Premio Strega 2016, che da oltre vent’anni insegna nel penitenziario di Rebibbia, sui rapporti tra uomini e donne, sulla tenerezza e la violenza come elementi di lettura della nostra cultura.

A seguire Street Art Poetry. Il potere delle parole, performance di live painting di Manu Invisible. Dalle 18, nella Sala delle Mura In compagnia di William Shakespeare. Viaggio nell’universo shakespeariano con Nadia Fusini, scrittrice, e Franco Piersanti, compositore. I due autori dialogheranno con Pietro del Soldà, conduttore RaiRadio3 sul tema C’è una tempesta nella vita di tutti. Un vorticoso viaggio della studiosa, traduttrice e scrittrice, che si trasforma anche in romanzo e in diario, dove La Tempesta diventa specchio di tutte le nostre tempeste. È l’idea della condivisibilità dell’arte l’aspetto più emozionante della prospettiva di Fusini, perché “vivere nella tempesta” è vivere tout court, e c’è una tempesta nella vita di ognuno di noi. Nel corso dell’incontro è previsto l’intervento al pianoforte di Franco Piersanti, con le sue musiche da “La Tempesta” (allestimento di Carlo Cecchi,1984).

Alle 19, spazio alla grande poesia al femminile. Nella Sala Cannoniera è infatti in programma Shakespeare in scena: le parole, il suono, la lingua viva incontro e performance di Patrizia Cavalli. Il potere, l’eros, l’amicizia, la morte, la famiglia, la guerra, i tradimenti, attraverso le nuove traduzioni di quattro play di Shakespeare (“La tempesta”, “Sogno di una notte d’estate”, “Otello” e “La dodicesima notte”) a firma di Patrizia Cavalli, e la lettura di alcune delle sue più belle poesie. Perché “Non ci sono parole belle o brutte. Tutte sono stupende. Purché siano reali e pertinenti. Spesso le parole sono usate in modo orribile, e alcune vengono logorate dall’uso. Perciò bisogna aspettare che ritrovino un’innocenza”.

Ancora poesia con l’omaggio a Alda Merini Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita. Antonietta De Lillo, regista, in conversazione con Renato Chiocca, regista, direttore artistico Festival Lievito presentano il film-documentario La pazza della porta accanto (2013) per la regia di Antonietta De Lillo, 52’. Il mediometraggio nasce da materiale non montato nel primo lavoro che la De Lillo dedicò alla Merini nel 1995, Ogni sedia ha il suo rumore. A distanza di 20 anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, quelle interviste sono state recuperate in questo ritratto intimo e familiare nel quale la poetessa parla della propria vita oscillando tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza, dall’infanzia agli amori, dalla maternità e il rapporto con i figli alla lucida e toccante riflessione sulla poesia e l’arte.

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