Festival Cantiere di Carpe Diem, in scena teatro e musica sulle rive del Temo

Torna a fine settembre il Festival Cantiere di Lavoro Teatrale, una delle rassegne più longeve nel panorama culturale delle Sardegna che, alla sua ventiduesima edizione, continua a seguire il suo percorso pionieristico di sperimentazione e scoperta, di luoghi e talenti.
Organizzato come sempre da Progetti Carpe Diem, per la direzione artistica e organizzativa di Franco Marzocchi e Aurora Aru, il Cantiere presenta una settimana densa di spettacoli, laboratori e musica con alcuni dei migliori interpreti del teatro nazionale. Appuntamento a Bosa (25, 26, 27 settembre) e Monteleone Rocca Doria (28, 29 e 30).

I luoghi – Insieme a una programmazione di qualità che passa attraverso la ricerca dei migliori artisti della scena italiana, l’altra costante del Festival Cantiere è la scelta di luoghi straordinari. Luoghi che il festival ha fatto spesso scoprire o riscoprire al pubblico: dalle Miniere di Montevecchio alla Casa delle Storie di Soleminis, dai borghi della Marmilla alla zona del Monte Arci (dove Carpe Diem continua a condurre i propri progetti in residenza).
Per il 2017 il luogo scelto è uno dei più incantevoli della Sardegna, un luogo segnato dal passaggio del fiume Temo che dopo aver attraversato Bosa, uno dei borghi più belli d’Italia, arriva all’ombra del Monte Minerva, a formare un magnifico lago ai piedi di Monteleone Rocca Doria, un piccolo paese carico di memorie storiche ancora presenti nelle sue architetture, inserito in un contesto ambientale unico e non ancora sufficientemente conosciuto.
La comunità di artisti riunita da Progetti Carpe Diem “dimorerà” a Monteleone Rocca Doria per condurre prove, incontri di drammaturgia e studi originali, mentre gli spettacoli verranno presentati al pubblico dal 25 al 27 a Bosa – nel magnifico chiostro del Convento dei Cappuccini – e dal 28 al 30 a Monteleone Rocca Doria, sia nelle piccole piazze del paese che in luoghi inconsueti come i resti del Castello dei Doria, la Cava affacciata sul lago Temo, il roseto antico e altri spazi dell’oasi naturale del Monte Minerva.

Il programma. Il Festival si apre lunedì 25 settembre a Bosa, quando alle 19,30 la compagnia pugliese Principio Attivo Teatro porta in scena, nel chiostro del Convento dei Cappuccini, una perla di teatro visuale come “Storia di un uomo e la sua ombra – Mannaggia a’ mort”, con Dario Cadei e Giuseppe Semeraro, per la regia dello stesso Semeraro e le musiche originali eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo. Uno spettacolo che fa ridere, riflettere e commuovere attraverso l’uso del linguaggio fisico, delle clownerie e dei film muti.

Martedì 26 settembre, alle 19,30 al Convento dei Cappuccini, sarà la volta di “Oxidiana”, spettacolo di teatro danza nato in residenza a Pau e presentato in prestigiosi festival internazionali dalla Compagnia Prendashaneseaux, con le coreografie di Antonio Bissiri che sarà sul palco insieme a Chiara Toniutti Bertini, Miriam Re e Salvatore Sciancalepore.

Più articolata la terza giornata del festival, mercoledì 27 settembre. Si comincia alle 18,30 al chiostro del Convento dei Cappuccini con “Le notti bianche, viaggio sonoro nel capolavoro di Dostoevskij”: in scena il primo e il secondo dei quattro capitoli pensati da Tamara Balducci (regista, attrice, e direttrice artistica del progetto Città Visibili di Rimini) che ha curato regia e drammaturgia e che sarà sul palco insieme a Michele Di Giacomo. A seguire, protagonista la chitarra di Francesco Morittu con il suo “Notte in bilico, viaggio musicale attraverso le fantasie e altri inganni”. Alle 20,15 il secondo e terzo capitolo de “Le notti bianche”, mentre in chiusura (alle 21,30) una nuova produzione di Progetti Carpe Diem: “Il Pratone della Casilina”, intenso reading pasoliniano proposto da Alessandro Baldinotti e rivolto unicamente a un pubblico adulto, tratto da Petrolio, ultimo romanzo di Pier Paolo Pasolini rimasto incompiuto per il sopraggiungere della tragica morte dello scrittore.

Dal giovedì 28 settembre il festival si sposta a Monteleone Rocca Doria: in apertura, alle 19,30, appuntamento al Castello dei Doria con la prima in Sardegna per “La sorella di Gesù Cristo” (Premio Rete Critica 2016 come Migliore spettacolo), di e con Oscar De Summa, uno degli esponenti di punta del nuovo teatro italiano (Premio Mariangela Melato 2017). Una storia semplice e terribile quella raccontata da De Summa: una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che, la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza.
Alle 21,30, alla Locanda Minerva, va in scena “Fanciulle”, uno studio sulla liberazione sessuale delle ragazze a cura di Franco Marzocchi e Lavinia Amisich, con Giusi Merli e Alessandro Baldinotti.

Venerdì 29 settembre, alle 18 al Belvedere della Regina, apertura affidata alla riproposizione de “Le notti bianche” (primo e secondo capitolo), mentre alle 19,30 nuovo appuntamento in piazza Chiesa con Principio Attivo Teatro e il suo “La bicicletta rossa”, spettacolo pluripremiato (migliore drammaturgia al Premio Eolo Awards e menzione al Festival Festebà di Ferrara) che racconta una fiaba moderna a metà tra echi del teatro di Edoardo e la visionarietà noir di Tim Burton.

Sabato 30 settembre, infine, si comincia alle 16 con “Il Sud è un canto”, concerto per chitarra e voce di Leone Marco Bartolo in programma alla Locanda Minerva. Alle 18 il terzo e quarto capitolo de “Le notti bianche”, al Belvedere Regina. Mentre alle 20,00, al Castello dei Doria, Alessandro Baldinotti porta in scena “Freaks K.”, libero adattamento dai racconti di Kafka in cui emerge con forza la vivissima attualità della prosa dello scrittore di Praga, che avvince lo spettatore nelle mostruose allegorie di allucinanti incubi, di invenzioni drammaticamente “umoristiche”.
Il Festival Cantiere si conclude alle 22 con una festa in musica e il concerto di Azzurra Parisi e il suo ensemble (con Federica Parisi, Mauro Laconi, Gianrico Manca, Alessandro Atzori e Marco Argiolas).

Laboratori e residenze. Grazie alla forte capacità ricettiva del paese e della zona anche il pubblico potrà condividere un fine settimana fra scoperta dell’ambiente naturale e immersione nel mondo del teatro e della musica. Dal 28 al 30 il Cantiere propone, infatti, una serie di percorsi guidati nell’Oasi del Monte Minerva e un “corso intensivo per spettatori” condotto da Franco Marzocchi che permetterà di incontrare gli artisti e confrontarsi con loro anche dopo e oltre gli spettacoli.

Il progetto. Tutto il progetto è reso possibile grazie alla disponibilità e alla concreta collaborazione delle amministrazioni coinvolte: il Comune di Bosa con la fattiva partecipazione dell’Assessorato alla Cultura e il Comune di Monteleone Rocca Doria, una delle comunità più piccole della Sardegna con i suoi cento abitanti, che in questo momento sta dimostrando una fortissima volontà tesa a promuovere e valorizzare un luogo di straordinario interesse.

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