Cinquant’anni d’arte: a San Sperate la festa del Paese Museo

Era la primavera del 1968 quando a San Sperate, piccolo paese a vocazione agricola del Cagliaritano, prendeva vita la rivoluzione artistica che ha portato alla nascita del Paese Museo. Una rivoluzione guidata da Pinuccio Sciola, artista scomparso due anni fa, che in pochissimo tempo ha coinvolto artisti di tutto il mondo e l’intera comunità di San Sperate e che vive ancora oggi con la Fondazione Sciola, le associazioni culturali e gli amministratori del paese che portano avanti progetti ed eventi.

Cinquant’anni dopo i primi eventi artistici sui muri sansperatini il paese si prepara alla grande festa per il Cinquantennale del Paese Museo Paese della creatività: festival, convegni, laboratori e nuovi murales animeranno il centro a partire da venerdì  5 maggio e per tutto l’anno. In programma anche l’inaugurazione di un nuovo centro polivalente e un polo innovativo di informazione turistica.

Al lavoro, in primis, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Collu e dall’assessora alla cultura Emanuela Katia Pilloni. E poi l’associazione NoArte, fondata nel 2005 da Pinuccio Sciola, Paolo Lusci e dall’artista Mariano Corda, direttrice artistica del progetto. Coinvolti anche la Fondazione Sciola, nata due anni fa per volontà dello stesso Pinuccio e guidata dai figli Tommaso e Maria, e il progetto SanSper’Arte finanziato da fondi europei e dalla Regione.

Il Cinquantennale sarà celebrato ufficialmente a partire dal 5 maggio ma già le scorse settimane il paese ha ospitato laboratori didattici nelle scuole. Avviati, inoltre, i lavori per la realizzazione del logo ’50 anni del Paese Museo’, che sarà realizzato e mostrato al pubblico nella facciata del Municipio venerdì e sabato, in occasione dell’apertura degli eventi e della concomitante manifestazione di Monumenti aperti.

Domenica 6 maggio ci sarà in paese lo spettacolo itinerante ‘Semiai. Su trigu no timit s’aremigu’ a cura di Mariano Corda e NoArte.

Venerdì 25 maggio si prosegue con il convegno “50 anni del Paese Museo, paese della creatività. Socializzare l’arte, socializzare la vita”, organizzato dal Comune in apertura del festival Sant’Arte che si svolgerà nel fine settimana nella sua prima edizione. Al convegno parteciperanno Nino Landis, Ottavio Olita e Giampaolo Mameli; previsti anche ospiti in arrivo da oltre mare tra cui Diego Fusaro.

Il 1 giugno negli spazi dell’ex Municipio in via Risorgimento sarà aperto al pubblico il Centro civico culturale, polo informativo creato da una associazione di imprese (NoArte, cooperativa La Maschera, associazione Antas) grazie al finanziamento europeo Por-Fesr con l’obiettivo, tra gli altri, di rendere fruibili le oltre 500 opere murali di San Sperate attraverso percorsi interattivi, multimediali e itinerari turistici.

Dal 4 giugno partirà il progetto ‘Da nuraghes a murales’, realizzato dal Circolo scientifico della Cultura italiana di Varsavia e dall’associazione culturale polacco-sarda, con due tappe: la prima a Varsavia, la seconda a San Sperate.

Tra luglio e settembre verrà realizzato un nuovo murale in via Cagliari, all’ingresso del paese, sul muro di recinzione del campo sportivo: il progetto sarà diretto da Angelo Pilloni e coinvolgerà artisti locali e stranieri; contemporaneamente Angelo Pilloni e Archimede Scarpa si occuperanno del restauro di alcuni vecchi murales.

A luglio ci saranno due appuntamenti culturali ormai tradizionali: la sagra delle Pesche, alla sua edizione numero 57 (tra 12 e 17 luglio) e il festival di cultura popolare Cuncambias a cura di Antas teatro (25-19 luglio).

Gli eventi proseguiranno in autunno con convegni e nuovi progetti artistici.

(In foto la presentazione del Cinquantennale al Comune di San Sperate)

Francesca Mulas

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