Una scuola di volo, ricerca aerospaziale e manutenzione velivoli, ma per ora niente il traffico passeggeri, mentre si guarda con interesse al traffico delle merci e all’utilizzo dello scalo come sede per attività di Protezione civile e per l’elisoccorso regionale. È quanto emerso dalla prima uscita pubblica di Aeronike e Distretto aerospaziale della Sardegna che hanno illustrato il piano di rilancio dell’aeroporto di Oristano-Fenosu. La cordata che si è aggiudicata le quote della Sogeaor con un’offerta di 73 mila euro, dopo un ricorso al Tar, può operare già da oggi dopo aver rilevato dal vecchio azionariato pubblico l’intero capitale della società titolare della concessione per l’Aviazione generale rilasciata a suo tempo dall’Enac.
I progetti di rilancio sono stati presentati dai dirigenti dell’Aeronike Riccardo Faticoni e del Dass Giacomo Cao a Fenosu, insieme con il commissario straordinario della Provincia di Oristano Massimo Torrente, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, in rappresentanza della vecchia proprietà, e il direttore dell’Enac per la Sardegna Marco Di Giugno.
“Cominceremo in tempi molto brevi con le attività di manutenzione della nostra flotta di velivoli che attualmente svolgiamo a Bologna – ha annunciato Faticoni spiegando che intanto sono già stati avviati i contatti per portare a Oristano una prestigiosa scuola di volo nazionale – C’è un grande bisogno di nuovi piloti e di tecnici aeronautici in tutto il mondo e Fenosu può davvero diventare una importante sede di formazione a livello internazionale”. A Fenosu ci sarà spazio anche per le attività legate al paracadutismo e per i piloti privati, mentre il professor Cao ha descritto lo scalo come la sede ideale per lo sviluppo delle ricerche nel settore aerospaziale: gli studi “non avranno alcuna relazione con scenari di guerra neppure simulata”. Invece “potranno determinare importanti ricadute economiche e occupazionali”.
