Volontariato, operativo il Centro servizi per la consulenza agli enti

Novità nel mondo del volontariato in Sardegna con la piena operatività del Centro servizi Sardegna Odv, associazione di volontariato di secondo livello, costituita il primo giugno dell’anno scorso, attraverso un processo partecipativo avviato nei mesi precedenti e finalizzato alla predisposizione e approvazione dello statuto. Inoltre, il Centro a novembre dell’anno scorso ha ricevuto il riconoscimento e l’accreditamento decretato dall’Organismo nazionale di controllo e che dal primo gennaio 2022 ha in affidamento la gestione del Centro di servizio per il volontariato Sardegna.

Il Csv eroga i servizi elencati nell’articolo 63 del Codice del Terzo settore. La neopresidente, la nuorese Lucia Coi, oggi ha illustrato le basi associative e programmatiche che muoveranno il Consiglio direttivo, composto anche dal vicepresidente Giovanni Antonio Manca, dall’amministratore Raimondo Pusceddu e dai consiglieri Carmelo Addaris, Sergio Madeddu, Paolo Pettinao e Annalisa Colombu.

La presentazione è stata fatta a Cagliari, in una sala temporaneamente adibita alla raccolta di indumenti da consegnare ai profughi provenienti dall’Ucraina: “Anche questa, in fondo, fa parte delle tante attività svolte dalle nostre associazioni”, ha detto la presidente Coi. È stata l’occasione per presentare la base associativa che comprende l’assemblea dei soci composta da 10 Organizzazioni di volontariato (Odv) e 5 Associazioni di promozione sociale (Aps), il Consiglio direttivo, l’Organo di controllo collegiale, il Consiglio dei garanti e le Conferenze territoriali.

“Sette sono enti del Terzo settore, otto sono reti regionali che fanno capo a importanti reti nazionali consolidate in tutto il territorio italiano – ha sottolineato Coi-. Molte scelte rendono particolare il Centro servizi Sardegna Odv: la sede legale ed amministrativa si trova a Oristano, perché vogliamo indicare il valore delle periferie, che in Sardegna sono molto vaste. Inoltre, abbiamo previsto sedi negli storici capoluoghi di provincia, con un ruolo particolare per quella di Cagliari. Il territorio sarà presidiato per zone omogenee, quelle storiche della cultura popolare. Attiveremo sportelli di prossimità e Consigli di zona. La struttura avrà un direttore generale e tre specialisti delle macroaree del Css, i quali saranno supportati da un gruppo di dipendenti che faranno il front office e daranno le prime risposte alle esigenze delle associazioni. Abbiamo applicato la clausola sociale e assunto le tre dipendenti licenziate, per cessata attività, dal precedente gestore”.

Coi ha poi sottolineato che “non siamo un organismo di rappresentanza, un sindacato o una associazione di categoria. I servizi saranno a disposizione di soci e non soci. Partiamo da una base molto ampia e significativa ma speriamo di allargarla ulteriormente a quanti vorranno avvalersi dei nostri servizi di consulenza, anche in virtù della collaborazione con il Csv-Net, la rete che permette a tutti i Csv italiani di avere accesso a una serie di programmi e piattaforme comuni. Il nostro obiettivo principale è quello di garantire la più efficace ed efficiente attività di supporto tecnico, formativo e informativo, per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti di Terzo settore”.

Il vicepresidente Manca ha ricordato “l’importanza del Centro di servizio per le tante realtà del Terzo settore che si muovono oggi, alla luce del Codice varato nel 2017, il quale impone una serie di procedure anche complesse, che comportano fatica gestionale soprattutto alle piccole associazioni di volontariato. Noi dobbiamo essere in grado di prendere in mano queste realtà e guidarle in un mondo che è cambiato notevolmente e che rischia di assorbire le energie che, invece, i volontari devono poter riservare alle attività dedicate alla collettività. La consulenza e la formazione sono alla base del nostro supporto tecnico, ma certamente occorre una nuova consapevolezza da parte di tutti coloro che operano in questo settore”.

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