Una prima mail di rinvio è arrivata alle 16: il volo Ita in continuità territoriale da Cagliari a Roma delle 21 rimandato di due ore. Con una notifica secca, senza alcuna spiegazione. Un cagliaritano che lavora nella Capitale – il giornalista Alberto Urgu – è arrivato in aeroporto senza aver visto il messaggio e ha scoperto il ritardo direttamente a Elmas. Poi intorno alle 22 è arrivata un’altra mail dalla compagnia: il volo sarebbe slittato ulteriormente a mezzanotte. E poi ancora un altro messaggio: la partenza riprogrammata a mezzanotte e trentacinque. Ancora senza spiegazioni.
“Alla fine sono riuscito a tornare a Roma alle due – racconta -. Siamo rimasti lì senza sapere nulla, il personale non conosceva le ragioni dei rinvii”. La compagnia non ha fornito alcuna assistenza se non – dice – “un ridicolo buono pasto“. “I passeggeri erano giustamente arrabbiati e la polizia sostava al gate per monitorare la situazione. La cosa assurda è che il volo delle 22:55 – l’ultimo della giornata – è partito puntuale e un’ora e mezzo prima del nostro. La Sardegna – commenta Urgu – è prigioniera di una compagnia aerea che non è in grado di garantire un servizio almeno decente”.