Seguiva a tutta velocità l’auto di un pregiudicato al quale, probabilmente, era pronto a consegnare un carco di cocaina, ma non ha fatto i conti con la squadra mobile che lo teneva d’occhio.
Un 54enne spagnolo è stato arrestato dalla polizia per detenzione e spaccio di droga, sequestrati cinque chilogrammi di cocaina purissima, del valore di oltre un milione e mezzo di euro. La droga era nascosta all’interno della batteria dell’auto. L’operazione è scattata nei giorni scorsi a Cagliari. Gli agenti della squadra mobile stavano effettuando i consueti servizi mirati a frenare lo spaccio di droga. In questo contesto tenevano sotto i riflettori i personaggi noti legati allo spaccio e tra questi, quindi, anche i pregiudicati.
Seguendo gli spostamenti di uno di questi, che vive a Pirri, hanno notato che era costantemente seguito da una utilitari con targa straniera. I due veicoli transitavano per le vie della città a velocità sostenuta. Gli investigatori della Mobile hanno deciso di seguirli, decidendo di bloccarle le due auto a Pirri nelle vicinanze della casa del pregiudicato.
Le due auto sono state perquisite. In quella del pregiudicato non è stato trovato nulla. Diversa la situazione dello spagnolo. Il 54enne è apparso nervoso, i poliziotti hanno quindi deciso di approfondire le verifiche e lo hanno portato in Questura dove hanno ispezionato con attenzione l’utilitaria.
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Così, all’interno del vano motore, nascosti dentro la batteria , gli uomini della quinta Sezione Antidroga hanno trovato 5 chilogrammi di cocaina purissima divisi in panetti, del valore di oltre 1 milione e mezzo di euro.
Lo spagnolo di 54 anni è stato arrestato in flagranza con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ora si trova nel carcere di Uta (a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare della provenienza della droga destinata, secondo la Mobile, non solo al mercato di Cagliari, ma anche alle località balneari gettonate dai turisti.
