Una pioggia di richieste d’aiuto al 113: 56mila chiamate alla polizia in un anno

Solo nel territorio cagliaritano, a poche ore dalla fine dell’anno sono arrivate 56.003 chiamate al 113, alle quali si aggiungono altre 1.146 presso i commissariati distaccati. Sono alcuni dei numeri illustrati dalla Questura per fare il bilancio di fine anno che vede anche 7.137 interventi di soccorso da parte della Squadra volante con l’arresto di 140 persone e 282 denunce. nello stesso arco di tempo sono stati 173 gli arresti eseguiti dalla Squadra mobile che si sommano ad altre 193 denunce. Nel 2019 dalla Questura di Cagliari sono arrivati anche 303 controlli della polizia amministrativa, 30 Daspo, 305 sopralluoghi della Scientifica, 6.652 infrazioni registrate alla Polizia stradale e 132 denunce della Postale. Dal bilancio finale emerge una città sicura, anche se i fenomeni che più preoccupano sono i reati contro il patrimonio e lo spaccio di droga.

“Rispetto all’anno precedente non ci sono sensibili variazioni – ha spiegato il vicequestore, Giovanni Marziano – se non una crescita delle attività di contrasto. Abbiamo risposto immediatamente ai reati che hanno dato maggiore preoccupazione sociale, dall’ultima rapina al gioielliere allo scippatore seriale”. “Anche sul fronte della droga – ha aggiunto il dirigente – agiamo non solo attraverso le operazioni più complicate che richiedono tempo, ma anche sullo spaccio al minuto. Lo dicono i dati e i numeri sugli arresti e sui sequestri. La percezione della sicurezza nei cittadini ci sembra buona“. Marziano ha ricordato un episodio in particolare, quello relativo agli scontri tra ultras locali e polacchi e in generale alle attività di polizia in occasione delle partite di calcio. “Stiamo parlando di azioni che durano anche tre giorni: da quando i tifosi ospiti arrivano a quando se ne vanno”, ha chiarito il vicequestore. Sul fronte della violenza di genere, cresce il numero delle donne che denunciano soprusi e maltrattamenti. “Ma occorre una lettura attenta – ha precisato Marziano – queste cifre non significano necessariamente che sono aumentate le violenze, ma che c’è più fiducia nei confronti della polizia”.

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