Un leccio, un corbezzolo e un mirto: tre giovani piante appartenenti alla macchia mediterranea sono state messe a dimora questa mattina nell’area esterna dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari e, da ora in poi, sarà possibile seguirne lo sviluppo grazie ad un Qr code di cui sono corredate che le monitora costantemente nell’ottica One Health.
L’iniziativa fa parte del progetto nazionale “Un Albero per la Salute” nato dalla collaborazione tra la Fadoi, la società scientifica che raggruppa gli internisti ospedalieri, e i carabinieri del Raggruppamento Biodiversità e prevede la donazione e messa a dimora da parte di questi ultimi di giovani alberi in 30 ospedali italiani.
E’ una iniziativa che rientra nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” dell’Arma dei carabinieri realizzato con il ministero dell’Ambiente. La cerimonia di oggi vuole essere espressione della adesione di Fadoi e Arma dei Carabinieri all’approccio “One Health” (“una sola salute”) che riconosce in una visione olistica come la salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente siano strettamente legati tra loro e come sia basilare l’interazione e collaborazione di vari settori verso l’attuazione di programmi, scelte politiche e ricerca al fine di ottenere risultati migliori in materia di salute pubblica.
“Questo progetto nasce dalla sinergia tra diverse istituzioni e la Fadoi – spiega Marta Simonetti ufficiale reparto Biodiversità Carabinieri di Siena -. L’approccio è quello One Health perché tutti noi dobbiamo impegnarci per preservare l’ambiente esterno e quindi anche la nostra salute. Abbiamo messo oggi a dimora delle piantine di macchia mediterranea che andranno ad abbellire questo giardino. Ma non sarà solo un fatto estetico: tutte e tre saranno geolocalizzate e si potrà seguire la loro crescita e l’assorbimento di anidride carbonica sul sito Home – Raggruppamento Carabinieri Biodiversità (www. rgpbio.it)”.
“Siamo molto felici di partecipare a questa iniziativa – ha affermato Marcello Tidore, manager della Asl di Cagliari – la soluzione dei problemi di salute dei cittadini non si deve cercare necessariamente nelle strutture sanitarie, tenuto conto anche del fatto che i nostri operatori sanitari sono già molto sotto pressione, ma passa anche e soprattutto per la prevenzione. Come ASL n. 8 aderiamo pienamente alla filosofia One Health per la prevenzione dell’insorgere delle patologie e per il benessere a 360 gradi”.