Investì e uccise un connazionale a Quartu, la sentenza: “Non fu omicidio volontario”

Processato in Corte d’Assise a Cagliari con la pesante accusa di omicidio volontario, si è visto condannare a 4 anni ma per omicidio stradale. I giudici hanno infatti accolto le argomentazioni della difesa di Osazee Igbinoghodua, il nigeriano di 42 anni che nel maggio del 2021 a Quartu travolse e uccise con la sua auto, schiacciandolo contro un muro, il connazionale 36enne Oshomah Friday.

La Corte ha ritenuto valida la ricostruzione dei fatti esposta in aula dai legali dell’imputato pronunciando una sentenza di condanna per omicidio stradale con l’attenuante dell’eccesso colposo di legittima difesa: in sostanza l’uomo aveva sì investito Friday ma solo per evitare lui stesso di essere aggredito, perché i due avevano litigato poco prima, in occasione di una festa per l’anniversario di un matrimonio tra extracomunitari.

La tragedia era stata inquadrata inizialmente come un normale incidente stradale, con il conducente fuggito per paura. Risalti al proprietario dell’auto, i carabinieri avevano poi concentrato le indagini su Osazee Igbinoghodu, che nel frattempo si era presentato spontaneamente in caserma. Da lì una ricostruzione che aveva portato al rinvio a giudizio del 42enne per omicidio volontario. Un’accusa sostenuta sino alla fine dalla pm, che infatti ha conclusione la sua requisitoria chiedendo una condanna a 19 anni per omicidio volontario. Emesso il verdetto, i giudici hanno ordinato l’immediata scarcerazione dell’imputato, in custodia cautelare a Uta dal giorno dell’arresto.

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