Tuvixeddu, la Soprintendenza: “Si agisca contro il degrado, ma servono i fondi”

Servono interventi urgenti per fermare il degrado sul colle di Tuvixeddu, soprattutto sul lato di viale Sant’Avendrace. La Soprintendenza ai beni archeologici ha inviato una lettera tra gli altri a Comune e Regione, riferendosi al report di Legambiente che nelle scorse settimane aveva denunciato lo stato di abbandono dell’area. E’ in fase di completamento – spiega nella comunicazione il soprintendente Marco Minoja – uno studio di fattibilità per le più immediate misure di bonifica, consolidamento e protezione. “Primo passo – si legge nella lettera- per la salvezza di Tuvixeddu”.

Un appello rivolto anche a Regione e a Comune: l’invito è quello di portare avanti “una organica strategia d’azione”. Primo, per individuare le priorità di intervento. Secondo, per trovare i finanziamenti che occorrono per tutelare l’area della necropoli fenicio-punica. La Soprintendenza esprime preoccupazione per le “tombe a camera” che diventano, ancora oggi, dimora dei senza tetto. E spiega di aver dato parere favorevole dal 2011 alla realizzazione di una piazza nell’area dell’ex cantiere Cocco in via Sant’Avendrace. Ma ancora – sottolinea Minoja – si attende l’autorizzazione paesaggistica. Legambiente in prima linea insieme alla Soprintendenza: “Ampia disponibilità a collaborare – afferma l’associazione ecologista – anche con l’apporto del proprio comitato scientifico. L’auspicio è che Comune di Cagliari e Regione accolgano, oltre alla nostra segnalazione, l’autorevole invito del Sovrintendente per una comune operatività, finora insufficiente, che l’emergenza richiede”.

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