Tumori curati a ultrasuoni, dottoressa Tertenia si difende dal Gip

Ha risposto per quasi quattro ore alle domande del Gip del tribunale di Lanusei, Francesco Alterio, che l’ha sottoposta all’interrogatorio di garanzia dopo aver deciso per lei la misura interdittiva della sospensione dalla professione medica per un anno. Alba Veronica Puddu, la dottoressa di Tertenia finita sotto inchiesta a seguito del servizio televisivo delle Iene per aver assicurato cure miracolose con gli ultrasuoni ai malati di tumore, ha raccontato oggi la sua verità davanti al giudice e al Pm Gualtiero Battisti. Il magistrato aveva sollecitato per l’indagata gli arresti domiciliari, misura però rigettata dal Gip. “Non ho mai sconsigliato ai miei pazienti la chemioterapia – si è difesa la dottoressa – ma ho detto loro: ‘se venite da me non dovete seguire contemporaneamente altre cure, chemioterapiche o altro, perché in quel caso non riuscirei a verificarne l’efficacia'”.

L’avvocato difensore Pietro Alberto Ippolito, ha preannunciato il deposito in tempi brevi di una memoria nella quale intende documentare tutti i casi di pazienti tumorali, “centinaia”, che avrebbero avuto benefici dalle cure di Puddu. “Nella medesima memoria – ha spiegato il legale all’ANSA – verranno formulate istanze di perizia da svolgersi in sede di incidente probatorio, sia sui macchinari sequestrati dallo studio, per verificarne idoneità ed efficacia, nonché su ogni soggetto indicato dalla Procura al fine di accertare quali siano stati gli effetti delle cure operate dalla dottoressa Puddu, comprese le perizie autoptiche sui tre soggetti deceduti per cui la dottoressa è chiamata a rispondere”. La Procura ogliastrina ha aperto l’inchiesta dopo la messa in onda il 19 novembre 2017 della trasmissione televisiva di Italia 1: omicidio colposo, lesioni personali, circonvenzione di incapace e truffa continuata le ipotesi di reato contestate alla professionista. Agli atti ci sono già le testimonianze del medico legale che constatò i decessi di due malati oncologici avvenuti nello studio della dottoressa e di alcuni familiari dei pazienti convinti a seguire le sue terapie.

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