Nuovi locali del centro di Terapia del dolore, al piano terra dell’ospedale Marino di Cagliari: tre le sale ristrutturate a disposizione dei pazienti. Un punto di partenza verso il rilancio del nosocomio davanti al mare. Oggi l’inaugurazione, alla presenza del governatore Christian Solinas e dell’assessore della Sanità Carlo Doria.
“Questo è solo il primo passo – ha spiegato il manager della Asl di Cagliari, Marcello Tidore – di un progetto, molto più ampio che vede la riqualificazione dell’intero presidio Marino, con interventi di rifacimento delle facciate e degli eidifici restituendo ai cittadini un parco verde che renderanno questa struttura un Ospedale di Comunità moderno e all’avanguardia, in grado di offrire servizi territoriali di alto livello con elevate professionalità”.
La Terapia del dolore è stata attivata nel 2013: prende in carico circa 2000 pazienti ogni anno, per un totale di 10500 prestazioni. Con un continuo incremento anche di pazienti che arrivano anche da altre regioni.
“L’obiettivo – ha spiegato il direttore Tomaso Cocco, anestesista – è sempre quello di alleviare le sofferenze del paziente con dolore cronico, dalla lombalgia alla cefalea, dalla nevralgia posterpetica alla neuropatia diabetica, con un occhio di riguardo per i pazienti affetti da patologie oncologiche e neurodegenerative”.
Un servizio che cresce. “Dopo la prima visita, prenotabile tramite i consueti canali Cup e Cup Alpi, i medici impostano un programma terapeutico composto da infiltrazioni ecoguidate, terapia farmacologica, nuove terapie non invasive come la Scrambler Therapy, o altre opzioni terapeutiche – ha affermato il direttore sanitario della Asl di Cagliari Roberto Massazza -. Le prestazioni vengono erogate in regime ambulatoriale o in day hospital”. In Italia sei milioni di persone hanno a che fare almeno una volta all’anno con il dolore.
“La scienza medica ha quasi del tutto vinto la guerra contro il dolore – ha concluso Cocco – rimane uno 0,5% di casi in cui dobbiamo arrenderci, i casi di dolore centrale e alcuni tipi di emicranie di cui non conosciamo ancora l’origine. Ma i farmaci disponibili sono efficaci ed è importante usarli nel modo corretto”.