Stage formativi per giovani disoccupati? Non è al momento una priorità per la la giunta regionale. Nonostante la promessa di un finanziamento di ben dieci milioni per nuovi contratti di tirocinio annunciata qualche mese fa da Antonello Liori, allora assessore al Lavoro della Regione Sardegna, oggi il nuovo bando sembra dimenticato. Lo confermano dagli uffici dell’Agenzia Regionale del Lavoro di via Is Mirrionis a Cagliari: il nuovo assessore che ha preso il posto di Liori, Mariano Contu, per ora tace su un provvedimento atteso da migliaia di disoccupati isolani.
Il nuovo bando per i Tirocini di Formazione e Orientamento era stato annunciato a metà dello scorso gennaio per placare le feroci polemiche sul precedente finanziamento appena chiuso: tantissimi gli esclusi che non erano riusciti ad accedere alla complessa procedura telematica per l’assegnazione dei voucher, caos nella gestione delle pratiche, sospetti di brogli e proteste sull’assegnazione a sportello dei cinque milioni dedicati al progetto. Polemiche anche sui criteri di accesso: pizzerie, ristoranti, bar, distributori di benzina e bombole, lo studio Cappellacci destavano più di un sospetto riguardo alla reale utilità della formazione finanziata con soldi regionali. E anche un esposto della Regione per segnalare il sospetto che all’origine dell caos ci fosse stato un attacco degl hacker.
Ma chi sono gli effettivi beneficiari dell’ultimo bando di TFO? Alcuni dei 1259 contratti hanno preso il via dal 1 febbraio, i restanti poche settimane dopo, eppure l’elenco definitivo è stato pubblicato solo poche settimane fa in un documento pdf sul sito www.sardegnatirocini.it.
Difficile capire il perché del ritardo nella pubblicazione di una lista che già a gennaio era definitiva: il 1 febbraio, a seguito di una nostra richiesta, il responsabile dell’ufficio Enrico Garau assicurava “l’elenco sarà reso pubblico sul portale Sardegna Tirocini quanto prima”. Alle due richieste successive invece nessuna risposta, nonostante nel frattempo gli oltre milleduecento tirocinanti mandassero avanti il loro stage.
Il documento in pdf è di difficile lettura, dato che contiene solo un numero di serie e il nome del tirocinante ma non quello delle fortunate aziende ospitanti che possono contare su stagisti a tempo pieno per sei mesi. Basta comunque un controllo incrociato tra il documento appena pubblicato e la lista delle domande presentate a gennaio per capire che non ci sono novità di rilievo rispetto a quanto già scritto da Sardinia Post il 18 gennaio scorso: a usufruire dei contributi ci sono locali commerciali, distributori di benzina, agenzie di viaggi e di assicurazioni, Asl regionali, tabacchi e negozi di alimentari, parrocchie, istituti religiosi e monasteri, studi di notai, avvocati e commercialisti. Nessuna sorpresa nel leggere il nome di Antonella Loi, stagista destinata all’azienda arzanese del consigliere regionale Angelo Stochino, o quello di Daniela Aresu negli uffici cagliaritani del noto Studio Associato Cappellacci.
Nessun dubbio sul corretto svolgimento delle pratiche, ci si chiede soltanto perché la Regione utilizzi procedure a sportello nell’assegnare i suoi contributi, premiando la casualità piuttosto che l’effettivo valore della formazione. Nel frattempo le migliaia di esclusi dal bando precedente, quelli che non hanno potuto presentare la loro candidatura per “voucher esauriti”, chiedono risposte su una promessa mai mantenuta.
Francesca Mulas
