Sardegna tirocini, sito in tilt e voucher terminati in due ore. “Colpa degli hacker”. O server sottodimensionato?

Il messaggio triste, laconico, in rosso “Voucher 2013 terminati” accoglie da qualche ora chi apre la pagina del sito Sardegna Tirocini, ultimo capitolo di una mattina da dimenticare. Dalle 10 di oggi infatti si potevano presentare, esclusivamente in via telematica, le pratiche per accedere ai contributi. Questo in teoria. Sul lato pratico invece è successo questo: dalle nove il server era in tilt, dalle dieci al numero telefonico per le informazioni rispondeva un messaggio registrato, alle undici compariva sul sito il sorprendente messaggio “Siamo sotto attacco di hacker, vi preghiamo di continuare a provare”. E alle 12,30, appunto, compariva la scritta “Voucher 2013 terminati”.

Che il sistema potesse essere sovraccarico, vista la mole di iscrizioni e richieste, lo si poteva immaginare, ma ad un preciso attacco di pirati informatici ben pochi credono. Eppure è quanto confermano i responsabili: “Dalle informazioni che abbiamo disponibili dal log del server il sistema è sotto attacco di hacker”, spiega Enrico Garau dell’Agenzia Regionale del Lavoro.

Ora: immaginare il gruppetto di Anonymous tutto affaccendato dietro ai server dell’Agenzia per il lavoro suona non strano, ma semplicemente ridicolo. Cosa è sucesso allora? Più semplicemente il server non ha retto una mole di ingressi spropositata e il sistema non è riuscito a reggere il traffico, dando per tutta risposta quel che tecnicamente si chiama ‘overload’. Punto. Nessun hacker: più semplicemente chi di dovere non si è minimamente posto il problema di gestire la prevedibilissima, ingente mole di traffico e il risultato è stato il pasticciaccio brutto di questa mattina.

Chi ha interesse a boicottare il sistema? E perchè solo alcuni sono riusciti ad accedere al voucher mentre per la maggior parte il portale era bloccato? Di sicuro la rabbia di migliaia di giovani e meno giovani che si sentono presi in giro dall’ennesima iniziativa della Regione che non garantisce neppure equità e trasparenza sta salendo alle stelle: su web compaiono già gruppi spontanei che stanno organizzando manifestazioni e ricorsi.

L’assessorato regionale al Lavoro e l’Agenzia Regionale del Lavoro che hanno gestito il nuovo bando per i tirocini formativi avrebbero almeno potuto spendere qualche parola in più, qualche frase se pure formale di scuse per giustificare l’enorme pasticcio con cui si è conclusa questa mattina la maratona delle domande on line.

Francesca Mulas

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