Tiangong, la Protezione civile: “Isola al sicuro, ma occhio a questi orari”

Il rientro incontrollato della stazione spaziale cinese Tiangong-1 non dovrebbe colpire la Sardegna. Ma “la direzione regionale di Protezione civile – spiegano dagli uffici di Cagliari – sta seguendo in videoconferenza tutti gli aggiornamenti del Dipartimento nazionale sul rientro del satellite. A scopo precauzionale, nella remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sul territorio, si consiglia alla cittadinanza di seguire una serie di indicazioni cosiddette di autoprotezione”.

Intanto dalla Protezione civile sarda indicano gli orari in cui si potrebbe verificare la caduta dei frammenti. E c’è uno slittamento, dopo la seconda videoconferenza delle 18,30 col Dipartimento nazionale. La iniziale previsione su domani, domenica 1° aprile (con orario tra le 6,34 e le 7,04 e tra le 9,38 e le 10,08), si sposta a lunedì 2 aprile tra le 5,58 e le 6,28 e tra le 9,02 e le 9,32. “Precisazioni ulteriori – sottolineano ancora – sono comunque previste nelle prossime ore in base alla velocità con cui si avvicina alla terra la stazione spaziale”.

“È poco probabile che in Sardegna si verifichi l’evento – ripetono dagli uffici di Cagliari -, ma i luoghi chiusi sono da preferire a quelli aperti”. Ancora: “Non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, in caso di caduta dei frammenti sui tetti, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici”. Quanto agli eventuali pezzi di satellite che potrebbero non sbriciolarsi malgrado l’impatto, “contengono idrazina, un composto di azoto che è tossico. Quindi si consiglia, in linea generale, di non toccare eventuali frammenti e anzi di mantenersi a una distanza di almeno venti metri, facendo poi immediata segnalazione alle autorità competenti”.

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