Sostegno a scuola, Sardegna senza corsi. I sindacati: “Grave ritardo”

Pressing dei sindacati per l’attivazione dei corsi di specializzazione sul sostegno destinati agli insegnanti. “Occorre invertire subito, con la partecipazione al bando ministeriale che scade il 19 dicembre, il primato negativo della Sardegna, unica regione a non avere un’offerta universitaria finalizzata alla specializzazione nel sostegno”. La sollecitazione arriva da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Snals e Gilda che chiedono unitariamente che sia stipulato tempestivamente l’accordo fra Ufficio scolastico regionale e Università sarde, per consentire l’attivazione dei corsi anche sul territorio regionale.

I responsabili delle sigle mobiliteranno anche le categorie nazionali affinché la Sardegna, nella ripartizione dei posti e, quindi, dei corsi da attivare, non subisca ulteriori penalizzazioni, dato che il ministero ha autorizzato 5.108 posti ed il fabbisogno regionale è di oltre 2.000. La mancata attivazione della specializzazione – hanno spiegato i sindacati – rappresenta un gravissimo danno, anzitutto per alunni e famiglie, ma anche per migliaia di docenti che da anni invocano, invano, di potere intraprendere un adeguato percorso formativo.

I sindacati chiedono, inoltre, che entrambe le Università, Cagliari e Sassari, eroghino i corsi, utilizzando possibilmente anche le sedi gemmate, per agevolare la frequenza di docenti che, in caso contrario, sarebbero costretti a un pendolarismo talvolta ai limiti. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Snals e Gilda, infine, chiedono che nei bandi predisposti dalle Università sia tenuta nel dovuto riguardo l’esperienza di servizio specifico nel sostegno già effettuata, pur senza il titolo di specializzazione, da centinaia di insegnanti.

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