“Ho appiccato l’incendio perché volevo coltivare quel terreno”. Si sarebbe giustificato in questo modo Francesco Porceddu, 56 anni, allevatore di Serramanna arrestato in flagranza dagli uomini del Nucleo investigativo dell’Ispettorato del Corpo forestale di Cagliari per incendio boschivo. L’uomo è stato bloccato poco dopo aver appiccato un incendio in un boschetto di eucaliptus e messo elle strette ha confessato, cercando di giustificarsi. Le indagini sono iniziate diverse settimane fa visto che l’area di Serramanna è stata interessata da diversi incendi, molti dei quali di origine dolosa.
Nel pomeriggio del 25, grazie alla collaborazione della Compagnia Barracellare, gli uomini del Corpo forestale sono riusciti a bloccare il 56enne che poco prima aveva appiccato il rogo e si stava allontanando, percorrendo una strada di penetrazione agraria. Dopo aver confessato, avrebbe detto agli agenti del Corpo forestale che voleva coltivare quel terreno. Peccato che in quella zona non si può coltivare e il terreno non è di sua proprietà. L’arresto dell’allevatore è stato convalidato e adesso si trova ai domiciliari. Secondo quanto accertato dagli uomini del Corpo forestale il 56enne non è responsabile del rogo di Serramanna che ha devastato oltre 2 ettari di terreno, ma anche di altri appiccati nella zona.
L’arresto del 56enne è il quinto eseguito quest’anno dal Corpo forestale, ben 39 le persone denunciate, 998 gli interventi di contrasto agli incendi portasti a termine dal 19 maggio a oggi. “Numeri che attestano – dice il Presidente della Regione, Christian Solinas – l’immenso valore dell’impegno profuso dai nostri agenti a difesa dei cittadini, dei loro beni, dell’ambiente. Sono dati incontestabili che spazzano via, con la loro evidenza, polemiche strumentali e accuse infondate”. Secondo i dati elaborati dal Corpo forestale il fenomeno degli incendi è quasi sempre originato dall’uomo: per il 60% le cause sono dolose, per il 30% colpose, e per la restante quota risultano non definite.
Ma.Sc.
