Riprende la lotta del leader delle battaglie dei malati di Sla e di altre patologie gravissime: Salvatore Usala da ieri ha iniziato un nuovo sciopero della fame e della sete. Motivo: il mancato decollo del progetto di sperimentazione presentato dallo stesso Usala alla giunta regionale sull’assistenza ai malati. Annunciata la prossima sfida: un presidio il 23 febbraio in viale Trento a Cagliari davanti alla Regione.
“Sarò solo, con pochi amici – annuncia – pronto a firmare un accordo col Presidente Pigliaru. Sarò solo per non creare sofferenze agli ammalati, ma saremo in tanti se necessario”. Usala spiega, in una nota, perché il progetto di sperimentazione non abbia funzionato e se la prende con la Regione con una lista di lamentele: “Hanno eliminato i contributi della legge 20, riferiti ai disabili mentali, i comuni sono disperati hanno tagliato i finanziamenti della 162/98 di 10 milioni di euro senza motivazioni; hanno messo in finanziaria 20 milioni per il ‘Ritornare a casa’, a fronte di una spesa presunta di 45 milioni; hanno assistito colpevolmente impotenti al fallimento del mio progetto che portava 10 milioni di risparmi”.
Inutile, secondo lo stesso Usala, il tentativo di collaborazione: “Abbiamo fatto le nostre proposte – attacca – tenendo conto delle esigenze anche della Regione. Nessuna risposta, caro Presidente, dove è finito il dialogo?”. E allora Usala ritorna alla carica: appuntamento martedì prossimo alle ore 11 sotto la Regione.
