Sindacopoli, il processo si divide in sei tribunali. Solo una parte a Oristano

La Procura le ha tentate tutte per tenere unito il processo a Oristano. Alla fine, però, l’ha vinta il nutrito schieramento di avvocati della difesa e il processo per i 44 imputati dell’inchiesta su Sindacopoli è stato diviso fra sei diversi tribunali e solo una parte residuale del lungo elenco di capi di imputazione – la maggior parte dei quali per il reato di turbativa d’asta – contestati dall’accusa rimarrà a Oristano. Lo ha deciso oggi la giudice dell’udienza preliminare Elisa Marras. Il resto, compresa la decisione sulle richieste di rinvio a giudizio che erano state già avanzate dal pubblico ministero Armando Mammone, sarà portato al vaglio degli uffici dei Tribunali di Sassari, Nuoro, Lanusei, Cagliari e Roma.

L’inchiesta è quella che ormai qualche anno fa aveva portato all’arresto, tra gli altri, degli ex consiglieri regionali di Forza Italia Antonello Peru e Angelo Stochino e dell’ingegnere di Desulo Tore Pinna, indicato dall’accusa come il capo di una squadra che era in grado di controllare e in sostanza di decidere l’assegnazione di appalti pubblici e incarichi professionali in gran parte dell’Isola. Oggi Pinna ha dovuto rinunciare a uno dei suoi difensori, l’avvocata Giulia Bongiorno, che dopo la nomina a ministra della Pubblica amministrazione ha inviato una lettera al Tribunale di Oristano annunciando la rinuncia all’incarico. Il prossimo appuntamento per la tranche oristanese residua del processo è stata fissata per il 18 giugno. I tempi, invece, saranno necessariamente più lunghi per le tranche che riguardano i tribunali di Cagliari, Sassari, Lanusei, Nuoro e Roma.

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