Il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Oristano ha concluso le operazioni di sequestro del patrimonio di Salvatore Pinna, l’ingegnere di Desulo (Nuoro) in carcere a Sassari, ritenuto il presunto capo dell’organizzazione che gestiva gli appalti truccati in Sardegna. Il sequestro riguarda beni mobili e immobili per un valore di circa 10 milioni di euro, considerato provento delle attività illecite di Pinna legate all’assegnazione di incarichi professionali e appalti da parte di amministrazioni pubbliche. In particolare sono stati sequestrati conti correnti, conti di deposito, auto, moto, quote societarie, fabbricati e terreni di proprietà personale e delle società Essepi, Immobiliare turistica Aglientu, Immobil Gallura e Sardinia’s Secret, riconducibili a Pinna. Sotto sequestro anche beni che Pinna deteneva in leasing, un appartamento e un immobile a uso ufficio denominato Torre Arancione a Cagliari. Il provvedimento anticipa l’udienza del Tribunale di Oristano che lunedì prossimo dovrà decidere sulla confisca dei beni appena sottoposti a sequestro.
Far West eolico, Comitato Insularità: “Estendere Ppr a tutta la Sardegna”
Il Comitato scientifico Insularità in Costituzione ha presentato oggi, sabato 4 maggio 2024, una proposta di legge “SalvaTerritorio”…