“Le sommarie informazioni rese da Salvatore Cicu sono diventate inutilizzabili nei suoi confronti, ma non erga omnes, dato che indizi di reità nei suoi confronti sono emersi in modo netto solo successivamente”. Lo scrive il Gip del Tribunale di Oristano Annie Cecile Pinello riferendosi all’europarlamentare Salvatore Cicu (Fi) nell’ordinanza che ha portato in carcere la cosiddetta ‘cupola’ degli appalti in Sardegna. Il passaggio si riferisce alla nomina di un commissario, l’ingegner Fulvio Pisu, per il lotto 8 della statale Sassari-Olbia. Michele Schiró, avvocato di Cicu, non commenta e alla domanda sul possibile invio di un avviso di garanzia all’esponente politico risponde: “Non abbiamo ricevuto nulla”.
Gli indizi a carico di Cicu sarebbero emersi in una mail inviata dall’imprenditore Salvatore Pinna, indicato come il capo della ‘cupola’, all’europarlamentare prima che venissero spediti alle società gli inviti per la gara. Vi si legge: “Sono arrivate le lettere, il tempo stringe”. Lo stesso Cicu inviò all’allora governatore Ugo Cappellacci il curriculum dell’ingegnere Pisu che aveva ricevuto dall’ex consigliere regionale Stochino, arrestato ieri per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e alla corruzione. Sentito dagli investigatori sul curriculum spedito, Cicu ha dichiarato: “Non posso escluderlo, ma non ricordo in quale contesto e soprattutto non ricordo di chi potesse trattarsi, posso supporre che ne possa aver segnalato più di uno”. Quindi aggiunge: “Preciso che se avessi ricevuto la segnalazione da parte di Angelo Stochino, visto il reciproco rapporto di amicizia, certamente lo avrei tenuto in considerazione”. Dagli accertamenti bancari sono emersi due bonifici fatti dalla società di Salvatore Pinna all’europarlamentare di circa 30 mila euro per la campagna elettorale del 2013. E lui stesso ha dichiarato agli investigatori di essere rimasto sorpreso dell’entità della somma. I bonifici furono eseguiti pochi giorni dopo la nomina dell’ingegnere Pisu. (ANSA).
