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Sindacati pronti allo sciopero generale a Sassari

Il Governo nazionale deve intervenire immediatamente per arginare la crisi del territorio provinciale di Sassari, garantendo gli impegni presi per lo sviluppo e ancora mai attuati. Lo chiedono con una dura presa di posizione le segreterie confederali territoriali di Cgil, Cisl e Uil che annunciano la prossima proclamazione di uno sciopero generale di tutto il territorio.

Le Organizzazioni sindacali sono compatte, ancora una volta, per richiamare le responsabilità della politica nazionale e regionale che non guardano al nordovest della Sardegna con la dovuta attenzione. Per questo i tre segretari confederali Antonio Rudas (Cgil), Gavino Carta (Cisl) e Giuseppe Macioccu (Uil) hanno scritto una lettera al presidente della Regione in cui ribadiscono le emergenze del Sassarese. Emergenze che si manifestano in un “tessuto sociale già pesantemente provato, dando origine a preoccupanti fenomeni che si concretizzano in violente intimidazioni e attentati contro i rappresentanti della politica e delle istituzioni, generando una pericolosa tensione anche nei luoghi di lavoro. Per questo motivo non si può perdere nemmeno più un giorno di tempo nel mantenere tutti gli impegni che ai massimi livelli nazionali sono stati siglati per lo sviluppo del territorio. Prima tra tutti la realizzazione degli investimenti previsti per la centrale termoelettrica di Fiume Santo, che ha accumulato un gravissimo ritardo, ormai non più sostenibile. Non deve passare più nemmeno un giorno – sostengono con forza Cgil, Cisl e Uil – perché E.On sia costretta a rispettare gli accordi o essere cacciata dal territorio perché non in grado di mantenere le promesse firmate”. Per questi motivi i sindacati annunciano che nei prossimi giorni saranno convocati i quadri e i delegati per pianificare le iniziative che culmineranno in una nuova, grande mobilitazione del territorio in vista dello sciopero generale.

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