Si torna a scuola, i tagli sono confermati: ecco smascherate le mosse di Milia

Tutto come previsto: domani si torna a scuola e a fare fede è il Piano di dimensionamento riapprovato il 27 giugno della giunta di Ugo Cappellacci. Ovvero, i tagli restano confermati. Soprattutto su Cagliari, dove Sergio Milia, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, sino all’altro giorno,aveva fatto credere di accogliere le sentenze del Tar. Ed erano tre: una annullava l’accorpamento delle elementari di piazza Giovanni con via Castiglione, le altre due bloccavano la soppressione delle medie Manno e del tecnico Deledda. Ma Milia sapeva che bene di essere fuori tempo massimo per modificare il Piano di dimensionamento. Tanto che Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, cui spetta l’ultima parola, non ha potuto far altro che confermare i tagli.

Dunque, comincia un nuovo anno per gli studenti sardi. E sullo sfondo resta la mossa di Milia, sospetta fin da subito e poi venuta a galla durante la conferenza stampa di Feliziani. Tutto ruota intorno alla decisione dei giudici amministrativi che, ad agosto, hanno accolto i tre ricorsi presentati da un gruppo di genitori. Di fatto cadeva l’accorpamento di una elementare e la cancellazione di una media e di una superiore. Questo per un vizio di forma, visto che la giunta Cappellacci aveva approvato il Piano di dimensionamento senza ottenere prima il parere della commissione consiliare.

Poi è successo la settimana scorsa, quindi oltre un mese dopo la sentenza, Milia ha deciso di cambiare rotta e di accogliere le sentenze del Tar. In Regione è scoppiato il giallo della delibera criptata, cioè il documento col quale l’assessore ha modificato il Piano, illegittimamente, visto che non c’erano più i tempi per farlo. Tanto che il direttore Feliziani ha rispedito al mittente quella decisione. Così come stabilisce la normativa nazionale: le Regioni, infatti, avevano tempo sino al 7 marzo 2013 per approvare il Piano di dimensionamento. Ogni ulteriore approvazione, come quella fatta del 27 giugno, era permessa perché concordata con l’Ufficio scolastico regionale.

Il resto è storia di venerdì: quando Feliziani ha convocato una conferenza per spiegare che la Regione non ha più il potere di annullare i tagli. Non solo: all’indomani delle sentenze del Tar, Feliziani aveva mandato una relazione all’Avvocatura dello Stato proprio per fare appello in Consiglio di Stato contro le decisioni dei giudici amministrativi che, peraltro, facevano riferimento alla prima versione del Piano, quella approvata dalla giunta Cappellacci il 5 marzo, ma poi c’è stata una nuova votazione il 27 giugno.

Feliziani l’ha detto in conferenza stampa: “Sotto il profilo squisitamente tecnico, i dispositivi del Tar accolgono i ricorsi dei genitori si riferiscono alla delibera dello scorso marzo. Ma non riguardano la successiva delibera dello scorso giugno, da noi recepita“. Il direttore ha anche smorzato i toni sullo strappo che di fatto si era aperto tra Ufficio scolastico e Regione: “Non mi piacciono i conflitti istituzionali. Devo riconoscere che la Regione ha fatto cose egregie e che lavoriamo in sinergia. Siamo riconoscenti. Ma anche certi che questa partita andava giocata in modo diverso”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share