Setticemia fatale per la 35enne di San Sperate morta dopo il parto in casa

Sarebbe morta per una setticemia Erica Collu, la donna di 35 anni di San Sperate (paese a una ventina di chilometri da Cagliari) deceduta nei giorni scorsi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Brotzu di Cagliari, dove era arrivata in ambulanza in gravissime condizioni dopo aver partorito in casa. Il pm Enrico Lussu ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati (solo per gli atti relativi), sollecitando però il medico legale a valutare quanto verificato dai sanitari dell’ospedale dopo il decesso. La Procura, in sede di accertamenti, starebbe anche verificando se la giovane mamma sia stata seguita da sanitari durante il parto, avvenuto nella sua abitazione di San Sperate.

Le cartelle cliniche sono già state visionare dal consulente inviato dal pm, ma al momento non sono stati disposti ulteriori esami che, in ogni caso, potrebbero essere decisi in seguito. La giovane aveva partorito in casa il suo terzo figlio dieci giorni prima della tragedia, una pratica che la donna sosteneva al punto da aderire ad un’associazione locale che promuove l’assistenza della maternità a domicilio fino al momento del parto. La 35enne, qualche giorno dopo il parto aveva cominciato ad accusare i primi dolori, sempre più forti sino alla chiamata dell’ambulanza e alla corsa in ospedale, dove è morta qualche ora dopo l’arrivo.

 

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