“A Foras”, il movimento sardo contro la guerra e l’occupazione militare in Sardegna ha raccolto adesioni da tutta l’isola per il suo appello a partecipare alla nuova, grande manifestazione presso il poligono di Capo Frasca, a due anni di distanza da quella del settembre 2014 che aveva visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.
Per la manifestazione di mercoledì sono attesi pullman in arrivo da Cagliari, Sulcis, Sassari, Oristano, Olbia, Siniscola, Nuoro, Marghine e Abbasanta. Gli studenti medi e universitari hanno proclamato per la giornata uno sciopero in tutta l’isola per poter essere presenti alla manifestazione.
La data del 23 novembre è stata decisa dall’Assemblea del movimento per protestare contro le esercitazioni in corso nella base militare dell’Aeronautica, dove il 6° stormo si addestra anche con le bombe Mk, prodotte a Domusnovas nella fabbrica tedesca RWM, vendute all’Arabia Saudita e sganciate sulle teste di milioni di civili inermi nello Yemen.
“La Sardegna si trova ad essere complice di una macchina bellica che sta funzionando a pieno regime – affermano gli organizzatori della manifestazione – e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti ogni giorno. Per questo ‘A Foras’ si batte per la chiusura delle basi militari, per le bonifiche e per la restituzione delle terre alle comunità locali. Manifestiamo per dire No alla guerra e per dire basta all’uso della Sardegna per la produzione e sperimentazione di armi che avvelenano la terra, per ostacolare il perfezionamento dell’industria bellica che va sempre più a colpire civili innocenti, ospedali, scuole in tutto il mondo”.
Il movimento “A Foras” invita tutte e tutti ad aderire per una partecipazione di massa che veda una rappresentanza quanto più possibile ampia di persone e organizzazioni da tutta la Sardegna. L’appuntamento è per il 23 novembre alle ore 10.00 con partenza presso l’incrocio tra la SP 65 e la stradina che arriva dal ponte di Marceddì.
(nella foto, la manifestazione a Capo Frasca del 14 settembre 2014)