Scuola, il Tar boccia il piano scolastico di Cappellacci

A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico il Tar stravolge le iscrizioni di tre istituti. Con un potenziale effetto domino su tutto il Piano regionale.

A poche settimane dall’inizio dell’anno scolastico, e con le ferie di agosto in mezzo, il Tar stravolge i piani (e le iscrizioni) di alcuni istituti sardi. Con un effetto domino che potrebbe coinvolgere l’intero piano di dimensionamento scolastico varato (tra veleni dell’opposizione e delle parti) lo scorso 11 febbraio dalla giunta Cappellacci, con la legislatura ormai agli sgoccioli. La notizia si legge nelle pagine de La Nuova Sardegna oggi in edicola.

In particolare ci sono due sentenze della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale che hanno effetto immediato a Sassari, Porto Torres e a Villacidro. Il primo agosto è stata di fatto annullata l’istituzione della sezione a indirizzo sportivo presso il Convitto nazionale Canopolemo, a Sassari. Nonché cancellata l’istituzione di due istituti comprensivi a Villacidro derivanti dallo smembramento della direzione didattica Dessì e della scuola media Loru-Satta. Decisione contrastata da genitori, insegnanti e tutti i lavoratori.  All’indirizzo sportivo nel liceo sassarese si era invece opposto il Comune di Porto Torres, a sua volta candidato ad accogliere la scuola, ma poi scartato dalla Regione.

Ad ogni modo i giudici amministrativi hanno deciso per l’annullamento di «tutti gli atti impugnati per quanto di interesse dei ricorrenti». Il dato più rilevante è che questi verdetti, e relative motivazioni, potrebbero minare l’intero Piano scolastico, perché la giunta regionale «ha adottato il Piano in mancanza del parere della competente commissione consiliare». Parere positivo che deve precedere l’approvazione complessiva e su cui pesano anche «le autonomie locali rappresentative delle comunità sulle quali si riverberano gli effetti degli atti con i quali la Regione disciplina, in via definitiva, l’organizzazione del sistema scolastico».Un anno fa era stato accolto il ricorso di genitori e insegnanti di tre scuole di Cagliari.

La commissione Istruzione del consiglio regionale aveva già bocciato il provvedimento (le linee guida) con cinque voti contrari e quattro favorevoli. Pd, Sel e Rifondazione Comunista avevano votato contro perché “Non si teneva conto dei rilievi della commissione dello scorso anno né di quelli del Tar”- aveva puntualizzato Marco Espa (Pd), membro della commissione. Dai banchi di scuola a quelli del Tribunale, andata e ritorno.

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