Decine di processi saltati per l’astensione degli avvocati, la terza nel giro di pochi mesi. E da domani – annunciano le Camere penali – arriva anche una raccolta di firme per proporre la legge che separa le carriere dei magistrati. Ad annunciare l’ennesima iniziativa delle toghe sarde, che aderiscono alla mobilitazione nazionale, è l’avvocato Rodolfo Meloni, presidente delle Camere penali di Cagliari. “E’ la terza settimana di astensione – spiega – contro il ddl Orlando di cui l’unione delle camere penali contesta sia il contenuto che le modalità di approvazione, attraverso il voto di fiducia. Oltre le lacune per non aver affrontato temi fondamentali nell’ottica della riforma del processo penale, si prevede l’inasprimento di pene per taluni reati e l’allungamento del termine di prescrizione che si pone in controtendenza rispetto ai principi della ragionevole durata del processo”.
Da domani, annunciano le toghe, scatterà la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge sulla separazione delle carriere. “Il nostro paese – prosegue Meloni – è l’unico in Europa e forse nel mondo in cui pm e giudici fanno parte della stessa famiglia, vivono e operano in assoluta contiguità e intimità”. Con la legge sul “giusto processo”, ricordano le toghe, magistrati inquirenti e avvocati difensori sono parti, mentre il giudice deve essere terzo e imparziale. “Il giudice è soggetto solo alla legge – chiarisce il presidente delle Camere penali cagliaritane – e quindi l’esercizio della giurisdizione è connotato rigorosamente dal principio di legalità. Il pm è organo dell’azione penale che, pur obbligatoria, gli lascia ampi margini di discrezionalità”. Da domani, dunque, verrà attivato un tavolino davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari per la raccolta delle firme.
