Un’azione fredda, studiata con precisione, un colpo da professionisti. Il bottino è stato di oltre 100mila euro in gioielli di pregio. La vittime Riccardo Taviani, 70 anni, titolare della omonima gioielleria situata a Sassari al numero 62 della via dei Mille. Tutto è avvenuto in una decina di minuti, tra le 19,15 e le 19,30 di ieri sera. Senza testimoni: l’allarme è stato dato dalla moglie di Taviani che poco prima dell’irruzione si era allontanata per andare a fare la spesa ed è rientrata poco dopo che i banditi erano andati via.
I malviventi sono entrati in azione subito dopo aver visto la donna uscire dalla gioielleria. Certamente stavano sorvegliando l’ingresso del negozio e hanno deciso di entrare in azione quando il titolare è rimasto solo. Il volto nascosto da occhiali, pistola in pugno, hanno ordinato – con un marcato accento sardo – a Taviani di aprire la cassaforte e, dopo averlo immobilizzato con delle fascette di plastica — quelle che si usano per fissare i cavi dell’elettricità – si sono dileguati senza stare a perdere tempo con altri gioielli esposti nelle vetrine. Professionisti, appunto.
Le modalità della rapina richiamano quelle di un altro colpo compiuto nel novembre scorso in un’altra gioielleria del centro, quella di Giovanni Maria Canu, nella centralissima via Dante. Anche in quel caso gli autori erano stati tre banditi travisati con occhiali da sole e sciarpe e armati di pistola. Il bottino era stato di 50mila euro.