Il consiglio comunale di Santa Giusta ha bocciato all’unanimità il progetto di trivellazione esplorativa per la ricerca d’idrocarburi “Eleonora”, della Sargas, società di diretto riferimento della Saras. Dopo Marrubiu, Arborea, Solarussa, San Nicolò d’Arcidano e Terralba, Santa Giusta è dunque il sesto comune a rigettare il piano.
Diverse le ragioni del no. In primo luogo, il dibattito ha evidenziato i rischi connessi alla creazione del pozzo direzionale profondo 2.850 m, che potrebbe inquinare le falde acquifere e arrecare così un danno incommensurabile alle attività agricole dell’area.
Durante il consiglio, è intervenuta anche Manuela Pintus, membro del comitato “No al progetto Eleonora”, la quale, dopo aver ribadito le preoccupazioni manifestate dai consiglieri, ha individuato ulteriori criticità: com’è infatti noto, il pozzo sorgerebbe ad appena 150 metri da un Sito d’interesse comunitario (Sic) e da una Zona a protezione speciale (Zps), da aree, cioè, ritenute di pregio ambientale.
Infine, è stata espressa preoccupazione per la prossimità di numerose abitazioni all’area interessata dall’attività estrattiva.
Piero Loi