“La pazienza è finita, questo è un ultimatum per i vertici di Ats, Aou e Regione, bocciamo chi sta portando il sistema a un declino senza precedenti, serve una mobilitazione generale”. È il duro appello che i segretari territoriali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Salvatore Mario Terrosu, Antonio Monni e Dario Cuccuru, rivolgono a tutti gli operatori del “pianeta sanità” sassarese. In un documento a firma congiunta i tre attaccano i vertici della sanità sarda e il governo regionale, annunciando che domani a Cagliari, all’incontro unitario, chiederanno una manifestazione per chiedere alla Regione “investimenti sulla rete territoriale, sblocco del turnover, soluzioni immediate per il San Giovanni Battista di Ploaghe, sblocco dei fondi contrattuali dell’Aou e tavolo sindacale per l’organizzazione delle risorse umane”. Terrosu, Monni e Cuccuru sono pronti “all’avvio della vertenza sanità” e chiamano a raccolta medici, operatori e cittadini.
“È inaccettabile assistere in silenzio al rocambolesco declino del sistema – spiegano – non si è fatto un solo passo avanti per arginare e superare le pesanti problematiche storicizzate di un sistema ospedalo-centrico, con inevitabili sprechi di risorse”. Come se non bastasse “il ruolo di chi rappresenta i lavoratori è messo da parte – lamentano – e le poche occasioni di incontro con le direzioni aziendali non sono servite a nulla”. Ecco perché “è ora di dire basta alle provocazioni continue di chi amministra la cosa pubblica senza equilibrio tra autorità e autorevolezza”.