San Teodoro, Asproni ammazzato sulla porta di casa. A ucciderlo un’unica fucilata

E’ stata una vera e propria esecuzione. Dino Asproni, quarantenne barista originario di Bitti, era giunto fino alla porta della sua casa, in via Mastrulugliu, alla periferia di San Teodoro. Ha percorso la scala che conduce alla porta d’ingresso, ha bussato e, in quel momento, il killer è entrato in azione uccidendolo con un colpo di fucile alla testa sparato da distanza ravvicinata. Un istante dopo la moglie ha aperto la porta e Dino Asproni si è accasciato tra le sue braccia. Quando sono arrivati i medici del 118 era già morto.

L’autopsia ha stabilito che a ucciderlo è stata un’unica fucilata a pallettoni calibro 12. Ad effettuarla questa mattina il medico legale di Nuoro, Vindice Mingioni. Il colpo mortale è stato quello che ha raggiunto la vittima alla testa, ma trattandosi di una rosa di pallini un secondo colpo si è conficcato anche sulla schiena.

Lo scorso 3 ottobre era stato assassinato, nel centro del paese, Luigi Contena, un altro barista. E, al momento, il fatto che le vittime svolgessero la stessa attività sembra essere l’unico punto di contatto tra i due omicidi.

Si scava nel passato della vittima: l’uomo era imparentato con Sebastiano Bandinu, coinvolto nella rapina all’hangar di Meridiana a Olbia e ucciso cinque anni fa a fucilate. L’ultima condanna a carico di Asproni risale al 2003: sei anni di carcere per un colpo in banca, ma i suoi guai con la giustizia, sempre collegati a rapine, cominciano già nel 1994. Tornato in libertà, decide di cambiare vita: lascia Bitti e si trasferisce a San Teodoro dove acquista il bar da un compaesano e, di recente, anche un terreno con l’idea di realizzare una piccola struttura turistica.

Dieci nni fa era stato arrestato per un rapina compiuta nel 2001 alla banca Carige di Olbia. Fu condannato a sei anni di reclusione. Nel 2008 un suo cugino, Sebastiano Bandinu, rimase vittima, sempre a San Teodoro, di un omicidio del quale non sono mai stati individuati i responsabili.

E’ proprio sulle vicende legate alla sua fedina penale che gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza per individuare movente e responsabili.

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