Riprende il processo sui veleni di Quirra, presidio Coldiretti in tribunale

Domani mattina alla ripresa del processo sui cosiddetti “veleni di Quirra”, la Coldiretti sarà in presidio davanti al tribunale di Lanusei “per ribadire ancora una volta la vicinanza e difesa degli allevatori, gli unici ad aver pagato, senza aver commesso il fatto, nell’incredibile vicenda”. Si torna in aula, infatti, contro i vertici che hanno guidato il poligono interforze di Perdasdefogu, in Ogliastra, dal marzo 2001 al 2002. Sono tutti accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri. E la Coldiretti è parte civile.

Inizialmente fissato per il 24 ottobre, l’iter processuale si era bloccato per l’assenza del giudice Nicola Caschili, trasferito a Cagliari: il nuovo giudice monocratico è la dottoressa Nicoletta Serra del tribunale di Lanusei. “Pretendiamo chiarezza e capire una volta per tutte chi sono i responsabili – attacca il presidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Simone Cualbu – Il tempo non ci ha scoraggiato, anzi ha acuito i problemi degli allevatori che continuano ad essere danneggiati da questa vicenda in cui sono stati costretti ad abbandonare le terre”.

“Una situazione che ha dell’incredibile – sottolinea il direttore dell’organizzazione, Alessandro Serra – sulla quale bisogna fare chiarezza e mettere la parola fine, facendo pagare chi ha delle responsabilità. È una battaglia che si trascina da troppo tempo e che ha costretto diversi allevatori a riconvertirsi o a trovare nuove strade visto che sono stati sbattuti fuori dai terreni che occupavano legittimamente da decenni e dove avevano costruito il proprio lavoro”.

 

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