Riorganizzazione Asl 7, a Iglesias i toni delle proteste si fanno sempre più duri

La protesta per la riorganizzazione dei servizi sanitari nella ASL 7 del Sulcis Iglesiente assume toni sempre più duri. E’ di questa mattina infatti la netta presa di posizione del gruppo consiliare Cas@ Iglesias la cui capogruppo in consiglio comunale Valentina Pistis ha formalmente “diffidato” il Commissario straordinario della ASL del Sulcis “dal procedere nella chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale S.Barbara di Iglesias poiché disposta in violazione del diritto della salute dei cittadini. In difetto, continua la nota della consigliera, il predetto gruppo provvederà a tutelare le ragioni dei cittadini nelle sedi giudiziarie competenti”.

Valentina Pistis osserva come “appare paradossale diminuire la capacità operativa della sanità iglesiente e sulcitana nell’ambito più delicato, quello della maternità”. La presa di posizione di Cas@ Iglesias scaturisce, si legge nella nota stampa di questa mattina, “dall’inerzia della Giunta comunale e dalle determinazioni del Commissario della ASL 7 che ha spostato le lancette della storia indietro di un secolo, privando la comunità iglesiente di servizi pubblici essenziali e indispensabili”.

Le critiche all’operato del manager della ASL sulcitana non si esauriscono però con Cas@ Iglesias, dopo il deludente incontro di questa mattina negli uffici comunali di Via Isonzo tra rappresentanti sindacali della sanità, operatori sanitari, alcuni consiglieri comunali e il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo che, di fatto, si è concluso con un nulla di fatto. Alla richiesta formale di un provvedimento d’urgenza-ordinanza da parte del Sindaco, supportata anche dalla delibera del consiglio comunale di martedì contro la chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Iglesias, presentata da Efisio Aresti della Uil F.P., il primo cittadino ha infatti risposto che “La riorganizzazione dei servizi sanitari del Sulcis andrà avanti secondo quanto previsto”, allineandosi, sostanzialmente, alle decisioni assunte dal Commissario Antonio Onnis. Il timore esplicitato chiaramente dagli operatori sanitari è che dietro la nuova riorganizzazione dei servizi sanitari cittadini si possa celare l’ennesimo scippo ai danni della struttura e dei servizi sanitari così come avvenne, due anni fa, con l’ortopedia che fu trasferita al Sirai di Carbonia in modo “provvisorio”, senza fare più ritorno a Iglesias. Ma la vera sfida, dice l’ostetrica Zara, sarà far fronte alle emergenze in totale sicurezza. E con la nuova organizzazione prospettata non mi pare ci siano le condizioni per realizzarla”.

Carlo Martinelli

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