Rimossa carcassa del capodoglio spiaggiato a Cabras

Qualche difficoltà nella fase iniziale del trasporto, ma poi le operazioni di rimozione della carcassa del capodoglio che si era spiaggiato un mese fa tra gli scogli di Punta Maimoni, sul litorale di Cabras, sono procedute senza intoppi. I lavori sono cominciati all’alba. Sul posto assieme alla motobarca Anna II del Gruppo ormeggiatori Oristano hanno operato anche il personale della Guardia costiera, dell’Area marina protetta Sinis Mal di Ventre e del Comune di Cabras. La carcassa è stata imbragata e spostata senza difficoltà in acqua, dove però si è subito incagliata a causa del fondale basso.

A quel punto in soccorso della Anna II è intervenuta da terra anche un’autogrù e il viaggio del capodoglio verso il mare aperto ha potuto procedere regolarmente a velocità molto ridotta come previsto dal piano tecnico predisposto appositamente dall’Area marina protetta. Il via libera definitivo alla rimozione e all’affondamento, previsto dal progetto a qualche miglio dalla costa ovest dell’Isola di Mal di Ventre all’interno della zona di massima tutela dell’area marina protetta, è arrivato da un tavolo tecnico che si è tenuto due giorni fa negli uffici della Capitaneria di Porto dove sono state in particolare verificate tutte le necessarie autorizzazioni. Il capodoglio, una femmina subadulta lunga quasi dieci metri e pesante almeno cinque tonnellate, era stato rinvenuto il 24 marzo scorso in una spiaggetta di difficile accesso tra gli scogli di Punta Maimoni. Nei giorni successivi erano arrivati centinaia di curiosi con qualche problema anche di sicurezza che aveva indotto il Comune ad emanare un’ordinanza che vietava di avvicinarsi alla carcassa.

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